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Aston Martin DBX707, ora è lei il SUV più potente

Foto, informazioni e dati tecnici legittimano i toni trionfali di Gaydon: l'Aston Martin DBX707 è il SUV da battere quando si parla di prestazioni.

Top Gear Team
Pubblicato il: 14 mar 2022
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Da quando sono tornati in Formula 1, quelli dell'Aston Martin hanno riscoperto il gusto delle sfide e voglia di svettare sulla concorrenza. E così gonfiano il petto e rivendicano fieri il loro primato: oggi come oggi la nuova Aston Martin DBX707 è il SUV di lusso più potente del mondo. Ok, il qualche angolo del pianeta qualcuno avrà realizzato qualche mostro ancor più possente ma se si parla di auto di serie e non si rinuncia a un certo aplomb, il record va omologato, senza se e senza ma.

Alla luce del sole

Peraltro non serve nemmeno essere novelli Sherlock Holmes per scoprire quale sia la potenza del mezzo: dice già tutto il nome. L'Aston Martin DBX707 ha infatti 707 CV, ben 157 in più rispetto alla DBX normale, ammesso che si possa definire così qualsiasi mezzo della Casa. Anche a livello di coppia si registra un bel passo avanti: il picco è ora di 900 Nm, contro i "soli" 700 della sorella più tranquilla. Per arrivare a questi risultati i tecnici hanno spremuto per bene il V8 4.0 biturbo, lavorando soprattutto sul fronte sovralimentazione, con l'adozione di turbine che girano su cuscinetti a sfera, e sulle regolazioni della centralina.

La prova del nove

Per quanto riguarda il reparto trasmissione, l'Aston Martin DBX707 porta al debutto una nuova e più resistente frizione a bagno d'olio, che supporta un cambio automatico a nove marce. Rispetto a un convertitore di coppia, i tecnici inglesi promettono tanta rapidità in più e cambiate secche come fucilate. Con la trazione integrale la potenza viene scaricata a terra su tutte e quattro le ruote, ma coppia viene ripartita in modo che all'occorrenza possa essere scaricata tutta sulle ruote posteriori. I frutti di queste scelte si vedono in accelerazione. Con l'aiuto del launch control la DBX707 liquida la pratica 0-100 in soli 3,3 secondi, lasciandosi alle spalle tante supercar ipervitaminizzate.

Si fermi chi può

Visto l'incremento delle prestazioni, anche l'impianto frenante e l'assetto sono stati adeguati. L'Aston Martin DBX707 monta dischi carboceramici anteriori da 420 mm e posteriori da 390 mm, che consentono un risparmio di peso di oltre 40 kg rispetto a quelli convenzionali. A mordere cotante pizze ci sono pinze a sei pistoncini, comandate da una pompa potenziata. La DBX707 ha poi cerchi da ben 22 pollici (o a richiesta anche da 23) e sospensioni pneumatiche con una taratura specifica che riducono i movimenti del corpo vettura e migliorano la precisione di sterzo.

A me gli occhi

Siccome anche l'occhio vuole la sua parte, l'Aston Martin DBX707 si dà pure un'aggiustatina al look e mostra artigli ben affilati. La bocca anteriore si spalanca come se dovesse fagocitare chi le sta davanti, ma le novità principali sono nascoste sul lato B. Qui si rubano gli sguardi lo spoiler sopra il lunotto, l'enorme estrattore che sporge dalla parte bassa e la doppia coppia di terminali di scarico, grossi come tubi della stufa.

Massima libertà di scelta

Neanche a dirlo, l'Aston Martin DBX707 può essere personalizzata a piacere, grazie al programma specifico della Casa battezzato Q. Anche senza grandi fantasie, si può comunque scegliere tra sedili anteriori più sportivi oppure più confortevoli e tra tre diversi ambienti interni, dal sapore corsaiolo o aristocratico. Di prezzi per il momento non si parla: noblesse oblige...

 

 

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