Bosch certificherà la salute delle batterie delle auto elettriche usate

Durante la conferenza stampa annuale nella quale Bosch Italia ha illustrato il proprio bilancio 2023, i vertici dell'azienda hanno voluto aprire anche una finestra su alcune tecnologie automotive in fase di studio e di sviluppo. 

Le batterie sotto la lente

Tra idrogeno, ADAS e amenità varie, molto interessante è apparso un tema che riguarda le auto elettriche. Su queste aleggia infatti l'incertezza circa il valore residuo futuro. Da una parte rischiano di essere considerate superate, alla luce delle evoluzioni in atto. Dall'altro, molto semplicemente, permangono su di loro dubbi circa l'integrità della batteria e la sua durata nel tempo dopo tanti cicli di ricarica.

Dica trentatré...

In Bosch hanno dunque pensato di mettere a punto un sistema in grado di misurare l'efficienza residua di una batteria e di certificarla con il Battery Usage Certificate to Go. Tutto questo - che sia chiaro - a prescindere, così dicono, dal modello di auto e dal tipo di batteria montata. Il documento, il cui senso si coglie bene anche senza avere una laurea in Lingue Moderne, garantisce notevoli vantaggi, rendendo le operazioni di compravendita delle auto elettriche usate molto più trasparenti.

Tutto alla luce del sole

Il venditore potrebbe dimostrare in modo oggettivo lo stato degli accumulatori, esibendo un certificato di buona salute - che Bosch giura essere non falsificabile - capace di attestare l'efficienza residua in percentuale della batteria. A quel punto sarebbe più facile stabilire il corretto valore residuo della vettura e fissare un range di prezzo corretto a cui rivenderla. Dall’altra parte, il compratore potrebbe convincersi della bontà dell'acquisto vedendo in qualche modo misurata la salute di un organo vitale della macchina.