Come si ricarica un'auto elettrica?
State pensando di acquistare un'auto elettrica? Ottimo! Vi spieghiamo come si ricarica
Congratulazioni! Siete i nuovi e orgogliosi proprietari di un'auto elettrica che salva il pianeta e stupisce i vicini di casa, oppure ci state pensando… Se avete cliccato su un articolo intitolato "Come si ricarica un'auto elettrica?", è più probabile la seconda ipotesi. Passare da un'auto benzina o diesel a un'elettrica significa intraprendere una serie di cambiamenti, tra cui quello fondamentale che riguarda il modo in cui fare il pieno. Ecco le risposte ad alcune domande tra le più frequenti.
Come si ricarica un'auto elettrica?
La ricarica di un'auto elettrica si effettua collegando un cavo speciale a una presa altrettanto speciale. Questo è tutto, in poche parole. Che c'è, volete saperne di più? Ok, se avete un posto auto o un box la maggior parte delle ricariche avverrà a casa. È una buona notizia perché è il modo più comodo (niente code alle colonnine pubbliche) ed è anche più economico per ricaricare l’auto. Sì, anche ora che la bolletta è salita alle stelle. La maggior parte di chi ha un’auto elettrica sceglie di installare un sistema di ricarica domestica: un wallbox, che può essere montato dove è più comodo, tipicamente nel box. I tempi di ricarica sono più rapidi rispetto a quelli che si ottengono con una spina normale. I wallbox offrono fino a 11 kW di potenza, ma questo dipende dall'unità installata e dal vostro contratto di fornitura dell'energia elettrica. Quando si deve ricaricare la batteria dell'auto elettrica è sufficiente collegare il cavo alla presa. Alcune unità di ricarica domestica consentono di personalizzare la sessione di ricarica tramite un'applicazione per smartphone. Una cosa che può essere molto utile. App o non app, la maggior parte dei veicoli elettrici mostra il tempo di ricarica stimato sul cruscotto.
E se non posso ricaricare l’auto a casa?
In questo caso per fare il pieno elettrico dovrete trovare un punto di ricarica pubblico. Come si trovano? Esistono diverse app che vi possono aiutare nella ricerca, tra cui Google Maps: basta digitare come chiava di ricerca “ricarica auto elettrica” e sulla mappa appariranno le postazioni più vicine alla vostra posizione.
Alcuni veicoli elettrici hanno funzioni di ricerca per trovare il punto di ricarica più vicino tramite il navigatore satellitare. Se siete fortunati, potreste anche lavorare in un posto che ha già installato una serie di punti di ricarica nel parcheggio. In questo caso vi basta semplicemente andare al lavoro e fare il pieno di energia durante la giornata lavorativa e poi tornare a casa. Facile. Ma se il viaggio da fare è più lungo e l’autonomia dell’auto non basta, beh allora è necessario fermarsi in una stazione di ricarica rapida, veloce o ultraveloce, a seconda dei casi.
Non c’è il rischio che qualcuno stacchi il cavo per dispetto lasciandomi a piedi?
Bella domanda! No, non è possibile: le prese delle auto elettriche sono costruite con un meccanismo di blocco, per cui una volta inserita la spina e chiusa l'auto, il cavo rimarrà bloccato in posizione. Quindi malintenzionati e burloni non possono semplicemente staccare il cavo.
Che cos'è una stazione di ricarica rapida?
È una postazione progettata per ricaricare l'auto elettrica il più rapidamente possibile. Possono erogare una potenza compresa tra 50 kW e 350 kW in corrente continua, a differenza della più lenta corrente alternata che alimenta qualsiasi cosa, dalla lavatrice al tostapane di casa.
Quanto tempo ci vuole per ricaricare un veicolo elettrico?
Dipende, dal tipo di colonnina di carica cui ci si è collegati e dalla quantità di energia che l'auto elettrica è in grado di accettare. Se utilizzate un caricabatterie domestico e avete bisogno di un pieno completo, allora saranno necessarie alcune ore. La maggior parte delle persone ricarica l’auto durante la notte e si sveglia la mattina con la batteria completamente carica. Se invece utilizzate punto di carica rapida, il tempo necessario per la ricarica potrebbe essere di appena mezz'ora. Ricordate, però, che l'ultimo 20% della carica sarà molto più lento rispetto all’ 80% precedente, poiché per le leggi della fisica la velocità di carica della batteria rallenta quanto più ci si avvicina al livello di carica massimo.
È per questo che si parla spesso di ricarica da 0 a 80%?
Esattamente. E diciamocelo, se si paga per l'accesso al caricabatterie rapido e l'energia arriva una goccia alla volta, ci si stufa di aspettare. E dietro potrebbe esserci una coda di persone che passeggia nervosamente su e giù in attesa di ricaricare le loro auto elettriche. Meglio non farli arrabbiare.
Ho bisogno di un adattatore da viaggio per la mia auto elettrica?
Per carità, no. Qualche anno fa sul mercato c'erano diversi cavi di ricarica con prese di corrente di diverso tipo, ma la combinazione Tipo 2/CCS è ormai praticamente universale sui nuovi veicoli elettrici. Il cavo di tipo 2 è solitamente utilizzato per la ricarica lenta e si inserisce nella presa CCS; la spina CCS completa ha un paio di punti di contatto in più e consente di ottenere una velocità di ricarica super, che vi permetterà di fare il pieno in pochissimo tempo. Naturalmente, se lo desiderate, potete ricaricare l'auto elettrica tramite una presa domestica a tre poli, ma non è consigliabile, perché le auto non sono progettate per assorbire una bassa quantità di corrente per così tante ore. Ricordate che non dovrete cercare una presa a tre pin sull'auto, ma utilizzare il cavo da tre pin a tipo 2. Questi cavi spesso sono forniti con le nuove auto elettriche, ma non sempre.
Quanto costa ricaricare l’auto?
La risposta semplice è "dipende". Scusate il deja vu. In linea di massima, la ricarica a casa è la più economica, specie se si può effettuare di notte approfittando delle tariffe più economiche previste da alcuni contratti di fornitura: l'elettricità è più conveniente quando la domanda è bassa. La ricarica in una colonnina pubblica è di solito più costosa, perché il fornitore si prende la sua parte; i costi dipendono dalla potenza di carica, ricaricare a velocità più elevate costa di più. Di solito è possibile sottoscrivere un abbonamento con i fornitori, per ottenere una tariffa più conveniente.
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