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Cupra Tavascan, ecco le prime foto e i dati ufficiali

Il SUV coupé elettrico arriverà sul mercato nel 2024. Si potrà avere con uno o due motori, con potenza fino a 360 CV

Paolo Sardi
Pubblicato il: 21 apr 2023
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Spesso capita che le concept car facciano scattare negli appassionati il proverbiale colpo di fulmine e che i modelli di serie finiscano invece per deludere le aspettative. Senza lo smalto e lo charme dei primi prototipi, le auto che escono dalle catene di montaggio fanno capire subito che l'infatuazione iniziale non era vero amore. A fare da eccezione a questa regola arriva la nuova Cupra Tavascan svelata oggi in quel di Berlino. Anche nella sua veste definitiva il primo SUV coupé elettrico della Casa spagnola ha infatti grinta da vendere, come l'omonima concept del 2019. Proprio come accade per le show car, la sua linea non risparmia le soluzioni di grande effetto, che possono lasciare la bocca aperta e far venire ancora gli occhi a forma di cuore.

Giochi di luce

Lunga 464, larga 186 e alta 160, la Cupra Tavascan ha una sagoma molto dinamica. Il cofano ha un'aria rapace e i parafanghi sono ben torniti, mentre il padiglione s'inarca per scendere su una coda che sta dritta sull'attenti ed è sormontata da uno spoilerino. A incattivire la silhouette sono mille dettagli, dai fascioni paraurti al gruppi ottici. I fari a LED Matrix propongono uno schema inedito con tre triangoli e si contendono gli sguardi con il logo della Cupra che s'illumina al centro del frontale. La stessa soluzione torna in coda, con lo stemma che diventa quasi parte integrante delle luci. I cerchi si possono avere da 19, 20 o 21 pollici, come quelli delle foto. A fare da denominatore comune a tutte le Tavascan sono invece i montanti del parabrezza neri e lucidi, che sembra un tutt'uno con le superfici vetrate.

Qua la zampa!

I designer Cupra non hanno certo esaurito la loro fantasia con la carrozzeria della Tavascan, che riserva notevoli colpi di scena anche a livello dell'abitacolo. L'elemento più spettacolare è senza dubbio quello che la Casa definisce "spina dorsale" e che a me ricorda invece più la zampa di un T-Rex. Si tratta di un blocco sospeso, che collega il mobiletto centrale alla plancia e le cui forme si estendono poi fino ai pannelli delle porte. A parte questo tocco giurassico, il resto degli arredi è un inno alla modernità. Al centro spicca  lo schermo dell'infotainment da ben 15 pollici, il più grande mai montato da una Cupra. Il sistema si connette wireless con gli smartphone, con cui dialoga attraverso Apple CarPlay e Android Auto. Se l'ambiente ha un che di tecnologico il merito va anche a una touch bar con vari comandi secondari e al Digital Cockpit della strumentazione. In foto non appare ma c'è anche un head-up display con tanto di realtà aumentata.

Un gran bell'accontentarsi

Un cenno è doveroso  anche ai sedili sportivi con poggiatesta integrato impreziositi da dettagli ramati, che fanno ormai da ritornello su tutti i modelli della gamma Cupra. A quanto pare nella lista degli optional ce ne saranno altri di stampo ancor più racing, ma non occorre fare un grande sforzo per accontentarsi di questi. Se dico ciò è anche perché i loro rivestimenti, realizzati in buona parte con materiali di recupero e che mostrano una ricercata lavorazione con effetto 3D.

Una base condivisa

Entrando più nel tecnico, la Tavascan si sviluppa attorno alla piattaforma MEB del gruppo VW ed è parente molto stretta della Volkswagen ID.4. Da questa eredita per esempio le sospensioni anteriori McPherson e quelle posteriori multilink, che lavorano a braccetto con un assetto sportivo a gestione elettronica DCC. I microchip, tra l'altro, regolano anche la calibratura dello sterzo progressivo.

Singolo o doppio?

Quando arriverà in Italia nel 2024, la Cupra Tavascan sarà offerta in due varianti. Quella d'accesso alla gamma sarà la Endurance con un un singolo motore elettrico posteriore e la trazione a sua volta posteriore. Quella di punta sarà invece la VZ, dotata di due motori, uno anteriore e uno posteriore, e della trazione integrale. Nel primo caso la Tavascan dispone di 286 CV e può contare su una coppia di 545 Nm. Sulla VZ il secondo motore porta invece in dote ulteriori 109 CV e 134 Nm. Risparmiatevi tuttavia la fatica di fare l'addizione, perché la centralina non sfrutta mai appieno le due unità: la potenza massima di sistema è di "soli" 360 CV. Aspettate però a lamentarvi, perché fanno schizzare questa Cupra da 0 a 50 in 2,4 secondi mentre per raggiungere i 100 bastano 5,6 secondi. Il merito va in parte pure alle quattro ruote motrici, anche se - a onor del vero - quelle anteriori scaricano a terra al massimo il 30% della coppia. Più equilibrata è la ripartizione della massa, con il 49% del peso che grava sull'asse anteriore e il 51 su quello posteriore.

Una per tutte 

Da ultimo, due paroline sull'autonomia, tema che sta sempre molto a cuore a chi si sposta a batteria. Questa è agli ioni di itio e ha sempre una capacità di 77 kWh, quanto basta per consentire alla Endurance di coprire fino a 550 km con una sola carica. La VZ sacrifica invece una trentina di chilometri di range d'azione sull'altare della maggior prestanza. Tutte le Tavascan possono sfruttare la corrente continua fino a 135 kW per portare la batteria dal 10 all'80% della carica in mezzora od ottenere 100 km di autonomia in soli 7 minuti. Ovviamente è presente anche la frenata rigenerativa, che il pilota può regolare in ogni momento giocando con le levette poste dietro le razze del volante, oppure selezionando la classica modalità B.

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