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Elettrico

Una Hyundai IONIQ 5 ha percorso 660.000 km in appena tre anni

Una Hyundai IONIQ 5 ha percorso 660.000 km in tre anni, dimostrando affidabilità, efficienza e lunga durata della batteria anche con ricariche ultra-fast.

Marco Lasala
Pubblicato il: 14 nov 2025
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Una Hyundai IONIQ 5 ha percorso 660.000 km in appena tre anni, diventando un caso reale che mette alla prova, su strada, molti dei luoghi comuni ancora diffusi sulle auto elettriche. Si tratta di una normale IONIQ 5 di produzione, utilizzata da un cliente in Corea del Sud per il proprio lavoro, con percorrenze quotidiane che si aggirano intorno ai 600 chilometri. In questo arco di tempo, la vettura ha affrontato tragitti lunghi, condizioni climatiche diverse e un uso continuativo, senza registrare guasti meccanici rilevanti.

L’elemento più significativo è lo stato della batteria dopo un chilometraggio che per molte auto termiche rappresenterebbe la fine del loro ciclo di vita. Dopo circa 580.000 km, il costruttore ha proposto al cliente di sostituire gratuitamente batteria e motore elettrico della sua Hyundai Ioniq 5 per analizzarne il comportamento nel lungo periodo. I test effettuati dagli ingegneri hanno evidenziato una capacità residua pari all’87,7% rispetto a quella iniziale, nonostante migliaia di ricariche effettuate nel tempo.

Un ruolo chiave in questo risultato è svolto dall’architettura a 800 Volt della piattaforma E-GMP su cui è basata la Hyundai IONIQ 5. Il cliente, infatti, ha privilegiato quasi sempre la ricarica ultra-fast in corrente continua, una modalità spesso ritenuta “stressante” per le batterie. I dati raccolti dimostrano invece che, se ben progettato e gestito da sistemi di controllo avanzati, il pacco batteria mantiene prestazioni di alto livello anche in presenza di ricariche frequenti e veloci.

Perché la Hyundai IONIQ 5 che ha percorso 660.000 km cambia la percezione dell’elettrico

La storia di questa vettura si inserisce nel più ampio lavoro di ricerca e sviluppo portato avanti da Hyundai sui veicoli ad alto chilometraggio. Nei centri R&D del gruppo, gli ingegneri confrontano i dati reali provenienti dalle auto con ciò che i modelli previsionali indicano sulla durabilità di batterie e componenti. Ogni generazione di batterie viene sottoposta a cicli di carica e scarica intensivi, test in condizioni estreme e lunghi periodi di utilizzo simulato, con l’obiettivo di garantire una vita operativa superiore ai requisiti di garanzia.

Da questa esperienza emerge anche un quadro chiaro sul fronte dei costi di esercizio. A parità di chilometraggio, rispetto a un SUV a benzina di dimensioni analoghe, il proprietario di questa Hyundai IONIQ 5 ha ottenuto un risparmio stimato di oltre 20.000 dollari in tre anni. L’efficienza del sistema di trazione elettrico, la minore necessità di manutenzione ordinaria e la frenata rigenerativa, che riduce l’usura di dischi e pastiglie, giocano un ruolo decisivo in questo bilancio.

Hyundai sta già lavorando alle batterie di nuova generazione, con una strategia che punta a ridurre i costi del 30%, aumentare la densità energetica del 15% e accorciare ulteriormente i tempi di ricarica entro il 2027. L’analisi di oltre 50.000 IONIQ 5 in circolazione, comprese vetture che hanno superato i 400.000 km, indica che la maggior parte mantiene più del 90% delle prestazioni originarie della batteria.

La sicurezza è garantita da sistemi di Battery Management System (BMS) che monitorano in tempo reale lo stato dell’accumulatore durante la guida, la ricarica e le soste. A partire dal 2026, un BMS basato su cloud integrerà una quantità ancora maggiore di dati provenienti dai veicoli reali, rendendo le diagnosi predittive sempre più rapide e precise. A ciò si aggiungono barriere di protezione, materiali refrattari e prese d’aria dedicate, progettate per gestire eventuali aumenti di temperatura e proteggere il pacco batteria.

Parallelamente agli aspetti tecnici, la Hyundai IONIQ 5 protagonista di questi 660.000 km ha saputo garantire al suo proprietario un elevato livello di comfort: abitacolo spazioso, silenziosità, sedili ergonomici e un ambiente interno curato hanno reso più affrontabili giornate di lavoro caratterizzate da percorrenze che, per molti automobilisti, sarebbero eccezionali. Una singola auto, molti dati reali e un messaggio chiaro: la mobilità elettrica può essere affidabile, efficiente e sostenibile anche quando viene utilizzata in modo intensivo e continuativo.

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