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Alfa Romeo Giulia SWB Zagato: una one-off in ricordo dei bei tempi

L'atelier milanese ha deciso di creare una fuoriserie sulla base della Giulia Quadrifoglio. La guiderà un belga con il pallino del Biscione

Paolo Sardi
Pubblicato il: 20 dic 2022
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I compleanni e gli anniversari sono spesso un'occasione per fermarsi un attimo, riflettere e  soffermarsi sul passato. È proprio quanto hanno fatto nel 2021 quelli della Zagato, in occasione del centenario dell'Alfa Romeo, realizzando di aver percorso buona parte di questo secolo proprio a braccetto con il Biscione. Per celebrare questa storica collaborazione a Rho hanno quindi deciso di creare una one-off e dal progetto è nata l'Alfa Romeo Giulia SWB Zagato che vedete qui.

Che lotta per avere l'Alfa Romeo Giulia SWB Zagato!

Neanche a dirlo, appena si è sparsa la voce clienti e collezionisti hanno fatto a gara per aggiudicarsi la fuoriserie e aggiungere un tocco personale. Alla fine l'ha spuntata un belga che pare abbia già diverse Alfa di pregio in garage. È lui che ha chiesto di partire dalla Giulia Quadrifoglio a cambio manuale, che è stata quindi aggiornata da Zagato nei contenuti alla GTAm. In altre parole è stata portata a circa 540 CV. Non chiedete quanto sia costata l'Alfa Romeo Giulia SWB Zagato, sarebbe poco elegante fare i conti in tasca a quest'uomo. Andiamo invece a scoprire qualche segreto della macchina, che ha tanto in serbo per far venire prurito al piede destro.

Le han dato un taglio

L'ispirazione per creare l'Alfa Romeo Giulia SWB Zagato è venuta dalla stirpe delle SZ, a partire dalla versione Codatronca, nata nel 1961, e che dominò la sua Classe GT nel 1962 e nel 1963. Qualche somiglianza c'è però pure con la più recente S.Z., il cui frontale ha influenzato lo stile del muso della Tonale. Se la coupé degli Anni 90 manteneva il passo della 75 Evoluzione da cui traeva origine, questo esemplare unico dà invece una spuntatina al pianale dell'attuale Giulia, come avrà forse già intuito chi mastica l'inglese. SWB sta infatti per short wheel base, a passo corto.

Gioco di squadra

Il processo di Design è stato portato avanti sin dal principio con il supporto di Alejandro Mesonero (Head of Alfa Romeo design), e del suo team. L’ideazione, lo sviluppo e la produzione della vettura sono state, invece, interamente ed autonomamente eseguite in Zagato, senza supporti esterni. È lo stesso Mesonero a descrivere per filo e per segno l'auto: "Il frontale è caratterizzato dal concetto 3+3 dei proiettori ampiamente raccontato sulle nuove Alfa Romeo, ma anche di quella SZ degli anni 90. La cabina, totalmente in carbonio ripropone un altro elemento caratteristico del marchio con le due gobbe sul tetto alla ricerca della riduzione dell’altezza, migliorando l’aerodinamica senza influire sull’ergonomia interna. Al posteriore la “coda tronca”, soluzione di stile tipica della carrozzeria Zagato, aerodinamica e visivamente molto potente.". Sarà poi una questione di gusti personali, ma trovo molto azzeccata la scelta di questo verde.

 

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