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Alfa Romeo Milano: ben fatto, Biscione!

La Casa di Arese si butta nella mischia del segmento B con una crossover proposta nelle varianti ibrida ed elettrica

Top Gear Team
Pubblicato il: 11 apr 2024
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Alla fine il mistero delle foto rubate si è svelato: quella che era apparsa in rete lo scorso settembre era davvero l'Alfa Romeo Milano! La conferma si è avuta oggi, quando la Casa del Biscione ha svelato ufficialmente l'auto con cui torna a battagliare nel segmento B, quello più caldo del mercato. Sorpresa rovinata dunque? Nemmeno per sogno, perché vista dal vivo - e in queste immagini a colori - la Milano fa comunque sgranare gli occhi. Al Centro Stile di Torino sono stati proprio bravi a dare una precisa identità alla macchina, pur partendo da una base condivisa con altri modelli, come la Fiat 600 e la Abarth 600.

Family feeling

I designer hanno rielaborato con una certa maestria alcuni stilemi classici, tanto che, anche coprendo i loghi, non servirebbe un grande occhio clinico per capire che si tratta di una Alfa Romeo. In questo senso mette subito in chiaro le cose il frontale, con la tipica mascherina a forma di scudetto. Anche la coda ha tratti ispirati al glorioso passato del brand e in particolare alla leggendaria Giulia TZ. Il resto lo fanno i gruppi ottici che evolvono il tipico schema 3+3. Quanto alle misure la Alfa Romeo Milano è lunga 417 cm, larga 178 e alta 150. Le proporzioni e la sagoma sono da crossover, con parafanghi muscolosi e il lunotto piazzato in obliquo, a dare slancio all’insieme.

Un vano...non vano

La Milano ribadisce la sua fiera appartenenza alla tribù Alfa Romeo anche nell'abitacolo. Qui si fanno notare in primis le bocchette a forma di quadrifoglio e il volante compatto. Alle sue spalle si vede una strumentazione digitale da 10,25 pollici incorniciata da una palpebra a doppio cannocchiale. Un secondo display delle stesse dimensioni è dedicato all'infotainment, tema tanto caro alle nuove generazioni degli alfisti. A quelli un po' più in là con gli anni interesserà forse di più sapere che la Milano ha un bagagliaio che arriva a 400 litri, tra le migliori della categoria. Sulla variante elettrica non manca poi il cosiddetto frunk, il vano anteriore con un furbo alloggiamento per tenere in ordine i cavi di ricarica. Nel giro perlustrativo si nota anche il selettore D.N.A.. Questo permette di scegliere tra le modalità di guida Dynamic, Normal e Advanced Efficiency, cui si aggiunge la funzione Q4 sulla versione ibrida a trazione integrale. Elettrica, ibrida... ok, ho lasciato un po' di roba in sospeso: è arrivato il momento di dare uno sguardo come si deve alla gamma.

La Alfa Romeo Milano ibrida

La Milano Ibrida vede un tre cilindri 1.2 a ciclo Miller fare gioco di squadra con un motore elettrico da 21 kW integrato nel cambio robotizzato a doppia frizione e a sei marce. La potenza totale è di 136 CV. Il sistema può far muovere l’auto in modalità elettrica a velocità ridotta o ai bassi carichi fino ai 150 km/h. La trazione può essere anteriore o integrale Q4, con gestione automatizzata dell’asse posteriore.

La Alfa Romeo Milano elettrica

La Milano elettrica si può avere in due versioni di potenza, da 156 o 240 CV. In ogni caso la trazione è anteriore e la batteria agli ioni di litio è da 54 kWh. Nella versione meno potente l’autonomia WLTP è di 410 km WLTP. La variante tuttopepe è riservata alla Alfa Milano Veloce, che ha un assetto sportivo ribassato di 25 mm, barre antirollio con taratura specifica e cerchi da 20 pollici. Non le mancano neppure il differenziale autobloccante Torsen e un impianto frenante con dischi oversize e pinze anteriori a quattro pistoncini. Quando la carica si va esaurendo bastano meno di 30 minuti per passare dal 10 all’80%, con una ricarica rapida da 100 kW.

Al via gli ordini della versione di lancio Speciale

La Alfa Romeo Milano può già essere ordinata nella versione di lancio Specialedisponibile con la motorizzazione ibrida e con quella elettrica da 156 CV. Questo allestimento si riconosce a prima vista per il look esclusivo dello scudetto “Progresso”, per alcune finiture opache abbinate al nuovo Rosso Arese e per i cerchi in lega Petali da 18 pollici. All’interno meritano una menzione i rivestimenti Spiga in tessuto e vinile, il sedile massaggiante e l’illuminazione ambiente a otto colori. La dotazione include pure una bordata di ADAS che consentono la guida autonoma di livello 2, il navigatore connesso, la retrocamera, il portellone elettrico e il sistema keyless. Per la sola versione elettrica si aggiunge infine il caricatore trifase da 11 kW. Venendo alle altre Milano, i clienti potranno personalizzare la propria vettura con pacchetti di accessori, chiamati Techno, Premium e Sport, quest'ultimo impreziosito da sedili Sabelt e rivestimenti in Alcantara. Quanto al listino, si parla di un primo prezzo sotto i 30.000 euro, ma torneremo presto sulla questione.

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