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Alpina B3 GT Touring: il canto del cigno

La Alpina B3 GT Touring segna l'inizio dell'addio al Marchio: lusso estremo e potenza travolgente per una final edition.

Marco Lasala
Pubblicato il: 30 apr 2025
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L'epilogo è vicino: dal momento in cui BMW ha acquisito Alpina, il conto alla rovescia verso il 31 dicembre 2025 è cominciato. La B3 GT Touring rappresenta il penultimo atto di una storia lunga 60 anni, prima che la B8 GT chiuda definitivamente il sipario su una tradizione fatta di eleganza e prestazioni.

Lanciata originariamente nel 2020, la Alpina B3 si è evoluta fino a raggiungere i 522 CV e 730 Nm di coppia, superando il modello di partenza pur mantenendo le dimensioni contenute dei turbocompressori Alpina. I miglioramenti software hanno aggiornato la mappatura del motore e il cambio automatico ZF a otto rapporti, senza compromettere il differenziale autobloccante elettronico.

Dal punto di vista meccanico, l'auto introduce dischi freno forati, rinforzi strutturali per una maggiore rigidità e nuovi ammortizzatori progettati per conferire al modello la dignità del titolo "GT". L’aerodinamica si arricchisce di splitter anteriori, dive plane, diffusore posteriore e cerchi in lega diamantati da 20 pollici.

Impossibile passare inosservati con la finitura "Oro Tecnico" che decora cerchi, badge, cuciture interne e grafiche laterali. Se lo stile può sembrare eccessivo, chi sceglie una shooting brake da oltre 90.000 euro probabilmente non cerca discrezione.

All'interno, l'abitacolo propone un livello superiore di lusso: volante in pelle Lavalina, sedili PerformTex di serie e, in optional, un raffinato rivestimento in pelle Merino.

Le palette del cambio in alluminio anodizzato migliorano l'esperienza di guida, conferendo un feeling più solido e coinvolgente rispetto alle plastiche della M3.

Spingere a fondo l’acceleratore regala un'accelerazione brutale: 0-100 km/h in 3,5 secondi, velocità massima di 305 km/h.

Nonostante la massa superiore ai 2.000 kg in ordine di marcia, l'auto mantiene una stabilità impressionante, anche se non raggiunge la comunicatività di una M3 pura.

Il vero valore aggiunto della B3 GT è la sua doppia anima: devastante nelle prestazioni, ma anche capace di divorare chilometri in totale comfort, grazie a sospensioni perfettamente tarate e alla modalità Comfort+.

La B3 GT è l'ultima Alpina?

Nonostante la straordinaria competenza tecnica, la B3 GT lascia un sapore agrodolce. Non riesce a incarnare quel tocco ribelle e controcorrente che ha sempre distinto Alpina dalle produzioni M di BMW. In un’epoca in cui le M moderne offrono già comfort e versatilità, Alpina fatica a proporre un’alternativa realmente diversa.

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Il risultato è un modello eccezionale sotto molti aspetti, ma privo di una vera unicità. Una chiusura di carriera rispettabile, ma non indimenticabile, che sancisce la fine di un’epoca irripetibile.

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