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Andrea Kimi Antonelli: a tu per tu con il futuro della Mercedes in F1

Al GP dell’Emilia Romagna 2025, abbiamo incontrato il giovane talento italiano che sogna in grande e corre veloce.

Alvaro Sgueglia Mariano
Pubblicato il: 19 mag 2025
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Nel weekend del Gran Premio dell’Emilia Romagna 2025, Top Gear Italia ha incontrato Andrea Kimi Antonelli, giovane promessa della Mercedes in Formula 1. Dalla maturità scolastica a quella in pista, Kimi racconta il suo percorso, il rapporto con George Russell e l’adattamento al mondo della F1. Un’intervista sincera, tra pressioni, ambizioni e la voglia di crescere senza bruciare le tappe.

Un weekend di emozione a Imola per il primo GP europeo della stagione

Il Gran Premio dell’Emilia Romagna 2025 ha regalato spettacolo, tensione e colpi di scena. Max Verstappen ha risposto alle McLaren di Norris e Piastri con una vittoria solida, mentre in casa Ferrari, Lewis Hamilton ha portato a casa un quarto posto importante per il morale. Una Rossa che alterna luci e ombre, ma che sembra avere ancora tanto da dire.

Nel cuore di questo weekend ricco di pathos, Top Gear Italia è stata ospite del team Mercedes-AMG Petronas F1, dove abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con il rookie più chiacchierato del paddock: Andrea Kimi Antonelli.

Kimi Antonelli: un talento purissimo con i piedi per terra 

Appena diciottenne, ma già capace di affrontare la pressione con una maturità impressionante. Kimi non è solo un pilota veloce, ma anche un ragazzo concreto, che affronta le sfide della F1 mentre studia per la maturità scolastica. A colpirci è proprio questo equilibrio tra normalità e straordinarietà.

La Mercedes, con sede a Brackley, sa di avere tra le mani un potenziale campione e lo sta crescendo con attenzione. Lo confermano anche Bradley Lord, team principal ad interim a Imola, e Simone Resta, vicedirettore tecnico, entrambi soddisfatti dell’impatto positivo di Antonelli nel team.

Un rapporto speciale con Russel e un impatto positivo sul team

Con George Russell, suo compagno di squadra, Antonelli ha costruito un legame forte: “È un po’ come un fratello maggiore per me. Mi aiuta a capire meglio la macchina, ci confrontiamo tanto e abbiamo uno stile di guida simile" ci ha raccontato.

Ma non è solo una questione tecnica: Kimi ha portato entusiasmo, energia e un nuovo spirito all’interno della squadra. “Cerco sempre di restare positivo e motivare chi mi sta intorno. La pressione c’è, ma può diventare un motore per fare meglio.”

Conoscenza delle piste europee e il focus sul miglioramento 

Imola era il primo vero GP “di casa” per Antonelli, che ci ha spiegato quanto sia più a suo agio sulle piste europee: “Mi sento più sicuro, conosco meglio i tracciati. Questo mi aiuta a concentrarmi maggiormente sul set-up e meno sulla guida in sé.” 
E sui margini di crescita personali è molto lucido: “Devo lavorare sul mettere tutto insieme nel weekend, migliorare soprattutto in qualifica. Ma con l’esperienza arriverà.”

Vita da studente e Formula 1: un equilibrio raro 

Nonostante la notorietà crescente, Kimi resta con i piedi ben piantati a terra. “I miei compagni di scuola sono fantastici, mi trattano normalmente. Questo mi fa sentire bene e mi ricorda chi sono,” ha confessato.

In un mondo dove la fama può travolgere, mantenere relazioni autentiche è una rarità. E Kimi, con semplicità e maturità, sembra già saperlo bene.

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Imola amara, ma con uno sguardo fiducioso al futuro 

Il Gran Premio dell’Emilia Romagna non si è concluso come sperato: ritiro per Antonelli e difficoltà per tutto il team Mercedes. Ma l’amarezza non cancella l’energia e la determinazione che il giovane bolognese ha dimostrato in pista e fuori.

A spasso con una Mercedes-AMG GT 63 tra i colli bolognesi

Nel weekend di Imola, abbiamo vissuto anche un momento speciale a bordo di una Mercedes-AMG GT 63 – simile a quella regalata al pilota per l’inizio della stagione – sulle strade del Passo della Raticosa. Un’occasione per scoprire approfondire meglio le straordinarie qualità della Gran Turismo di Stoccarda: comfort e prestazioni, senza rinunciare alla cavalleria che arriva a 585 CV.  

È una coupé che si fa amare, capace di coccolarti in tutte le situazioni di guida, ma anche di scatenare tutta la sua potenza in un attimo. Il motore è il V8 biturbo da 4,0 litri assemblato a mano nel quartier generale AMG di Affalterbach, abbinato a un cambio automatico a nove rapporti, è capace di mettere a terra una coppia massima di 800 Nm disponibile tra i 2.500 e i 4.500 giri/minuto, per un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi e una velocità massima di 315 km/h. 

Nelle strade ricche di curve tra i colli bolognesi, la Mercedes-AMG GT 63 si è dimostrata una fantastica compagna di giochi. La trazione integrale 4MATIC a variazione continua, la sofisticata architettura delle sospensioni e il differenziale posteriore a slittamento limitato con controllo elettronico rendono questa coupé divertente e prestazionale.

Guidandola, ci si dimentica di essere a bordo di una GT da sogno: sembra piuttosto di avere tra le mani un agilissimo kart. Un’esperienza che ci ha portato nella dimensione della pura guida, in un abitacolo ultra-tecnologico e opulente, esattamente come la Formula 1 insegna.

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