Wow! Ecco la supercar ibrida Aston Martin Valhalla da 1.080 CV!
La "figlia della Valkyrie" a trazione integrale è pronta a sfidare la Ferrari F80 e la McLaren W1… costando molto meno.
La prima supercar di serie di Aston Martin con motore centrale. La prima dotata anche di batteria e motori elettrici. La prima con un motore V8 ad albero piatto e un'autonomia elettrica di 14 km. La prima dedicata a Mad Max: Fury Road. No, aspetta, no questo no. Comunque tre su quattro non è male. E neanche la nuova Aston Martin Valhalla lo è, almeno alla luce delle specifiche tecniche rivelate con ampio anticipo sulle prime consegne, previste per la seconda metà del 2025.
Un cuore nuovo... e generoso
Al centro – letteralmente, è posizionato nel mezzo dell'auto – c’è il nuovo motore V8 flat-plane biturbo da 4,0 litri sviluppato da Aston, che è anche il V8 più potente mai installato in un’Aston. Questo V8 è particolarmente sofisticato: i suoi turbo forniscono il 20% in più di aria all’ora rispetto a quelli della DBX707, con accensione rifasata per una combustione migliore, e camme e collettori rinnovati. Da solo, questo otto cilindri – ispirato, seppur lontanamente, al motore della Mercedes-AMG GT Black Series – sviluppa 828 CV.
Un aiuto dagli elettroni
Ma, ovviamente, non è solo: tre motori elettrici (due sull'asse anteriore e uno integrato nel cambio) aggiungono altri 251 CV, portando il totale a 1.080 CV e 1.100 Nm. I due motori anteriori gestiscono anche la retromarcia (dato che non esiste una marcia dedicata), mentre tutti e tre i motori elettrici eliminano i momenti di turbo lag e forniscono un boost in piena accelerazione.
Look mozzafiato
E l'aspetto? Certamente è un'auto strabiliante, molto simile, esteticamente, al concept del 2019 con motore V6. La carrozzeria è realizzata principalmente in fibra di carbonio, ci sono porte che si aprono in avanti per un tocco di drammaticità, poche prese d'aria, tunnel Venturi posteriori ben evidenti e uno spoiler retrattile. Inoltre, c’è una presa d’aria sul tetto, derivata dalla F1, per raffreddare il motore e il sistema.
Anche l’interno è molto ispirato alla F1, con un pizzico di Valkyrie. È minimalista e senza fronzoli, con abbondante uso di fibra di carbonio riciclata e tritata. I sedili sono a guscio in carbonio, con una posizione di guida che ricorda quella di Fernando Alonso grazie ai pedali rialzati. Due schermi dominano la plancia: uno per il conducente e uno centrale, con grafiche configurabili, incluso il recupero dell’energia in frenata e l’autonomia elettrica.
"Quattro anni fa abbiamo iniziato un viaggio per trasformare il marchio Aston Martin, combinando il suo storico lusso ineguagliabile con tecnologie all'avanguardia ispirate alla F1 e prestazioni di vertice," ha dichiarato Adrian Hallmark, CEO di Aston Martin.
Solo per pochi
Saranno costruite solo 999 Valhalla, con un prezzo di partenza di circa 850.000 sterline tasse incluse, pari a poco più di un milione di euro, posizionandosi come una valida alternativa alla Lamborghini Revuelto ibrida V12 da circa 520.000 euro, o come una rivale a buon mercato rispetto alla McLaren W1 e Ferrari F80, multimilionarie.
In modalità "EV", la Valhalla diventa una Aston a trazione anteriore… una piccola vergogna per una supercar a motore centrale.
Il cambio è un nuovo doppia frizione ibrido a otto rapporti, che invia la potenza alle quattro ruote, permettendo uno 0-100 km/h in 2,5 secondi e una velocità massima limitata a 350 km/h. A 240 km/h, sviluppa 600 kg di carico aerodinamico e mantiene questo valore fino alla velocità massima grazie a un sistema aerodinamico attivo.
Sana e robusta costituzione
Gli assi anteriore e posteriore non sono collegati fisicamente, ma la trazione integrale è gestita da sistemi avanzati di controllo dinamico del veicolo e frenata rigenerativa. Il telaio è una monoscocca in fibra di carbonio con sottotelai in alluminio, sviluppato insieme al team di F1. Il peso a secco è di 1.655 kg, ovvero 120 kg in meno della Lamborghini Revuelto.
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Le sospensioni anteriori hanno un sistema pushrod con molle e ammortizzatori interni, mentre il retrotreno adotta un sistema multi-link. Gli ammortizzatori adattivi sono forniti da Bilstein. I freni sono carboceramici, con dischi da 410 mm e pinze a sei pistoncini davanti, e dischi da 390 mm con pinze a quattro pistoncini dietro.
Su pista, Aston Martin promette grandi cose grazie al torque vectoring sull'asse anteriore, al differenziale elettronico posteriore e alla distribuzione elettrica della trazione integrale. Naturalmente, ci sono varie modalità di guida: EV, Sport, Sport+ e Race. In modalità Race, lo spoiler posteriore si alza di 255 mm, funzionando anche come freno aerodinamico.