C’è lo zampino di Alonso e Stroll nell’Aston Valhalla da 1.012 CV
La supercar a motore centrale nasce con il contributo del team di F1 Aston Martin
Aston Martin ha rivelato nuovi dettagli sulla sua prossima astronave a motore centrale – scusate, supercar – chiamata Valhalla. Tra le informazioni fornite - l'unico dettaglio chiave che non conoscevamo quando abbiamo girato il primo video ma che ora non sorprende più di tanto - è che Fernando Alonso sta contribuendo al suo sviluppo. Naturalmente anche il suo compagno di squadra Lance Stroll è coinvolto nel lavoro. In effetti, Aston ha parlato a lungo di quanto il suo team di Formula 1 abbia contribuito allo sviluppo dell’attesissima Valhalla, dipingendo la macchina come “il laboratorio più veloce del mondo”. Si potrebbe sostenere che dare il prototipo di una supercar da sgrezzare a un due volte campione del mondo sia come gettarlo in pasto a una leone.
La firma dei campioni
Il servizio di consulenza del team di F1, soprannominato Aston Martin Performance Technologies, è il ponte tra la pista e la strada. Il suo compito è affinare la manovrabilità e l’aerodinamica, dando anche una mano nella scelta dei materiali per la Valhalla. Alonso e Stroll si occuperanno di calibrare le caratteristiche di guida della supercar e di modellare letteralmente gli interni dell’auto. La Casa dichiara che la posizione di guida prende spunto dalla AMR23 di F1.
Amica del vento
Complici il sottoscocca cesellato e l’aerodinamica attiva, la Valhalla genera 600 kg di carico aerodinamico a 240 km/h. Ci sono anche vari accorgimenti aerodinamici speciali, come l'ala anteriore che può restare piatta in posizione DRS o inclinata verso l'alto per una maggiore deportanza sull’avantreno. Sul fronte opposto spicca invece un'ala posteriore multi-elemento.
Tre abili aiutanti
Cuore pulsante di questa Aston è un V8 twin-turbo con albero flat-plane che insieme a un terzetto di motori elettrici sprigiona 1.012 CV. C’è più potenza rispetto a quando l'abbiamo vista per la prima volta, e il sospetto è che Alonso non si ponga il problema dei consumi. Due motori elettrici si trovano sull'asse anteriore e danno un duplice vantaggio. Permettono di avere la trazione integrale e di risparmiare un po’ di peso con il cambio, dato che sono loro a occuparsi della retromarcia. Il terzo motore elettrico può quindi intrufolarsi all’interno del cambio, “fornendo potenza aggiuntiva alle ruote posteriori” oltre a fungere da motorino di avviamento per il V8. Neanche a dirlo c'è il torque vectoring. Il tutto è alloggiato all'interno di un telaio monoscocca in fibra di carbonio progettato da AMPT, che si dice sia estremamente resistente, rigido e leggero.
“Il nostro obiettivo per la Valhalla è quello di produrre una supercar che stabilirà gli standard migliori della categoria in termini di prestazioni, dinamica e piacere di guida”, ha affermato Carlo Della Casa, direttore dello sviluppo prodotto di Aston. "Avere libero accesso alle conoscenze maturate all'interno del team AMF1 è stato un enorme vantaggio per noi nel realizzare questa incredibile vettura."
Aston avrà un prototipo pronto prima della fine del 2023 e sarà pronto a costruirlo l’anno prossimo.
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