L’Audi TT spegne 25 candeline, evviva!

Ebbene si: era il 1998 quando la prima generazione dell’Audi TT arrivò in commercio. Diversa, tonda ovunque e votata alla filosofia “less is more”, all’eliminazione di tutto quanto non strettamente necessario, l’Audi TT ha lasciato il segno fin dal suo debutto come concept all'IAA di Francoforte a settembre 1995.

Un’auto capace di rompere gli schemi, tanto da meritare un nome speciale, diverso dalla solita A seguita da un numero. TT sta infatti per ‘twin-turbo’, anche se il richiamo al leggendario Tourist Trophy dell'Isola di Man è forte e ci piace di più.

Prima generazione: da 150 a 250 CV addomesticati dal cambio S tronic

L’Audi TT arrivò sul mercato nel 1998 nella versione coupè, un anno dopo Audi lanciò la variante roadster. Era costruita da Audi Hungaria Motor Kft. Le scocche, già verniciate, venivano trasportate su rotaia da Ingolstadt al sito di Győr, dove avveniva l'assemblaggio finale.

L’Audi TT mk1 era basata sulla piattaforma a motore anteriore della Volkswagen Golf IV, per i motori poteva contare sui 4 cilindri turbo, con potenze da 150 a 225 CV, e sul V6 da 250 CV. Tra i 4 cilindri svettava il motore della Audi TT quattro Sport, portato a 240 CV, prodotta 1.168 unità. Per la prima volta, Audi dedicò il cambio a doppia frizione a un modello di serie: sulla Audi TT fece infatti il suo debutto la trasmissione S tronic. E le vendite? Bene, come ci fa sapere Audi: in totale in otto anni vennero prodotte 178.765 Audi TT Coupé di prima generazione; della versione roadster tra il 1999 e il 2006 ne vennero venduti 90.733 esemplari.

Audi TT: sulla seconda generazione c’è anche il TDI

Nel 2006 arriva la seconda generazione dell’Audi TT Coupé, la roadster segue sempre dopo un anno, nel 2007. Cambia la base, si passa alla piattaforma dell’Audi A3. Per la prima volta vengono introdotte le sospensioni adattive Audi magnetic ride, con setup che cambia in base al controllo della dinamica di marcia Audi drive select.

Il motore quattro cilindri turbo erogava da 160 a 211 CV, a seconda della versione. Audi in seguito introduce la variante S, che porta una significativa iniezione di potenza, con 272 CV. I cavalli, però, non sono mai abbastanza e così nel 2008 è la volta della Audi TT RS da 340 CV che, nella versione TT RS plus, arrivava a fino a 360 CV. Una coupé sportiva può essere anche diesel? Certo! La seconda generazione di Audi TT fu la prima vettura sportiva di serie al mondo dotata di un propulsore TDI.

Terza generazione, l’ultima…

Nel 2014 viene presentata la terza generazione dell’Audi TT, quella che con qualche ritocco arriva fino ai giorni nostri e probabilmente l’ultima con il motore a combustione. Poi si passerà all'elettrico.

Il peso scende di 50 chilogrammi – l’Audi TT Coupé 2.0 TFSI ferma l’ago della bilancia a 1.230 kg – e vengono introdotte diverse innovazioni tecniche, tra cui (gioia e delizia) la strumentazione integralmente digitale Audi virtual cockpit, che sostituisce sia gli strumenti analogici sia il monitor multimediale. La versione con motore 2.0 TFSI porta la potenza a 310 CV, ma nel 2016 l’Audi TT RS con il suo 5 cilindri turbo benzina sposta più in alto l’asticella: fino a 400 CV e 480 Nm di coppia.

Il resto è storia recente: alla fine dello scorso anno viene lanciata l’Audi TT RS Coupé iconic edition, una serie speciale realizzata a tiratura limitata, in soli 100 esemplari per l’Europa, per celebrare come si deve la storia di successo di Audi TT Coupé.

Leggi anche: "Top Gear Car Awards 2022: la migliore tra le Hothatch è l'Audi RS 3 Sportback"