Bentley Mulliner Batur, una GT sospesa tra passato e futuro
La Casa di Crewe mostra il linguaggio stilistico delle elettriche di domani su una coupé mozzafiato con un motore da W12 da 740 CV
Gli inglesi si dimostrano a volte davvero bizzarri. Prendete per esempio quelli della Bentley. Alla Monterey Car Week hanno presentato la Batur, una coupé tirata in soli 18 esemplari e costruita pezzo dopo pezzo dalla Mulliner, la divisione progetti speciali. A questa vettura viene affidato il compito di anticipare le forme dei modelli elettrici di domani, quelli del piano Beyond100, che porterà alla cosiddetta transizioone ecologica. E a Crewe come hanno pensato di motorizzarla? Con il motore endotermico più potente mai impiegato dal marchio su una loro auto di serie. Si tratta di un W12 6.0 che potrebbe essere considerato una bomba ecologica dagli ambientalisti più convinti. Ciò è tanto più vero ora che gli ingegneri sono riusciti a portare la potenza massima a ben 740 CV e la coppia a 1.000 Nm. lavorando sull'aspirazione e sulla sovralimentazione, oltre che sull'impianto di scarico, che è di titanio e ha i terminali stampati in 3D.
Sguardo truce
Lasciamoci alle spalle con il sorriso sulle labbra certe contraddizioni e gustiamoci fino in fondo la Bentley Mulliner Batur, a partire proprio dalla linea. La novità più evidente a livello estetico è la scomparsa della tipica doppia coppia di fari tondi. Al loro posto arrivano sottili fari a LED, che sembrano lanciare un'occhiataccia all'ambiente circostante. Il muso è reso ancor più grintoso dalla presa d'aria inferiore e dalla calandra verticale, che non è detto ritroveremo un domani sui modelli a batteria. Anche in coda le luci si riducono a fessure rosse, mentre lungo la fiancata si rubano gli sguardi le rientranze nei sottoporta, gli enormi cerchi da 22" e i parafanghi posteriori ben spallati.
Comanda l'elettronica
Un look così promette grandi cose dal punto di vista dinamico e a Crewe si sono dati da fare per non deludere le aspettative di chi si è detto pronto a sborsare i circa due milioni di euro fissati come prezzo per la Batur. Il fortunato pilota potrà infatti scegliere tra quattro modalità di guida, Sport, Bentley, Comfort e Custom, e regolare così in un colpo solo tutta l'elettronica di bordo. Molto raffinata si annuncia in particolare la gestione dell'assetto, che conta su sospensioni pneumatiche a tripla camera e ammortizzatori a controllo elettronico. Attraverso una rete di bordo a 48V la centralina può modificare in tempo quasi reale anche la rigidezza delle barre antirollio attive. Il sistema è capace di generare una coppia di 1.300 Nm in soli 0,3 secondi per contrastare il rollio in curva. A completare degnamente il quadro ci sono poi un differenziale autobloccante elettronico e le quattro ruote sterzanti, oltre a freni con dischi oversize in CSiC (Carbon-Silicon-Carbide). Guardate la foto qui sotto: il diametro di quelli anteriori è di 440 mm e le pinze sono a dieci pistoncini.
Dettagli di lusso
Come si può intuire facilmente guardando il padiglione che gira stretto sopra la linea di cintura, la Bentley Mulliner Batur è a soli due posti. Se la linea guarda al futuro, nell'abitacolo si respira invece l'aria di sempre, con un clima da salotto di lusso e una cura certosina per i dettagli. Ogni cosa è studiata per far sentire i clienti coccolati e e per rendere l'esperienza di viaggio più appagante e coinvolgente. Come tradizione Mulliner, tutti gli acquirenti hanno avuto la massima libertà nella scelta degli accostamenti cromatici e delle finiture. Tra le opzioni proposte spiccano pellami scozzesi e tessuti Dinamica, oltre a inserti in carbonio e particolari in oro massiccio, stampato a sua volta in 3D.
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