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BMW M: le auto e il piacere di guidare al centro

Si può guardare al futuro, elettrificazione compresa, senza dimenticarsi di ciò che si è stati, né nascondere ciò che si è. È esattamente questo l'approccio di BMW M (e BMW tutta) in occasione dei festeggiamenti per i suoi primi 50 anni

Adriano Tosi
Pubblicato il: 15 apr 2022
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Addio ai motori endotermici il prima possibile, connettività al centro, device hi-tech a quattro ruote: negli ultimi anni la passione per l'auto è minacciata su tutti i fronti e i prossimi non promettono nulla di buono. Sicuramente avremo auto localmente più pulite (che poi la mobilità elettrica sia più sostenibile nell'intero ciclo di vita del veicolo, e nel lungo periodo, è ancora materia di studio) e capaci di accompagnarci al lavoro mentre noi badiamo ad altro. Il che potrebbe essere in verità il classico boomerang: ammesso e non concesso che in futuro ci muoveremo ancora tutti da casa al posto di lavoro ogni giorno (per alcuni non è già più così adesso), siamo sicuri che il tempo oggi dedicato al trasferimento diventerà tempo aggiuntivo a nostra disposizione e non tempo in più da dedicare al lavoro, perché "tanto l'auto guida da sola"?

Sia chiaro, io non sono contro la tecnologia a prescindere, però sfido chiunque a sostenere che prima dell'avvento di Internet e degli smartphone si lavorasse di più, in media, e se la tendenza è quella di trasformare le automobili in smartphone con le ruote, le conclusioni sono presto tratte. Per fortuna però esistono marchi come BMW e BMW M, che le automobili continuano a chiamarle così, che pur non rifiutando - anzi - l'elettrificazione aspettano a dare l'addio ai motori endotermici; aziende che mettono ancora il piacere di guida al centro dello sviluppo dei propri prodotti

Essere orgogliosi della propria storia

Ecco perché in BMW hanno deciso di celebrare alla grande i 50 anni di vita del marchio M. In che modo? Le iniziative sono tante. Iniziamo con i simboli: il nuovo logo, disegnato appositamente, sfoggia i tre classici colori M che circondano e nobilitano il canonico bianco e azzurro BMW. Il nuovo logo è disponibile come optional per il cofano motore, il portellone e i coprimozzi, per tutte le auto sportive performanti e ad alte prestazioni del marchio, così come per i modelli BMW M Sport o con un pacchetto sportivo M.

Finalmente, nel 2022 arriverà una delle auto più attese, da sempre, dagli appassionati di M: la M3 Touring. Ancora, è stato pensato un claim proprio per il primo mezzo secolo di M: “We Are M”. Tutto questo perché, come afferma il Presidente e A.D. di BMW Italia S.p.A., Massimiliano Di Silvestre: “M è e sarà sempre riconoscibile, dalla M1 Procar alla iXM, con però la capacità di trasformarsi. M sarà sempre prestazioni e piacere di guida, the ultimate driving machine. Le nostre radici sono nella storia ma non possiamo non guardare al futuro, quindi all’elettrificazione.

M si trova già in piena elettrificazione

Qualcuno, leggendo quanto scritto fino a qui, potrebbe essere portato a pensare che in BMW, e in M in particolare, rimangano ancorati a un mondo fatto di pistoni e bielle, turbine e intercooler.  Nulla di più sbagliato: M è già in piena elettrificazione: quelle di prossima generazione saranno ibride plug-in, con la parte elettrica che azzera - almeno per qualche km - le emissioni locali e fornisce tanta spinta in più, se richiesta. E poi ci sono e ci saranno M elettriche al 100%: la prima è la iX60 M; a fine 2022 arriverà la XM, la prima vettura concepita da zero da M. In entrambi i casi siamo nel campo degli Sport Utility, ma nessuno può permettersi il lusso di ignorare le logiche di mercato, Aston Martin, Bentley, Ferrari e Lamborghini comprese…

BMW M oggi

Nella gamma M c'è inoltre una pedina importantissima: si chiama i4 M50 e questa sì che è più vicina ai canoni M più tradizionali, visto che stiamo parlando di una berlina coupé da 544 CV e 795 Nm di coppia. Il futuro? Non sarebbe una sorpresa se più avanti dovesse arrivare qualcosa di ancora più estremo, l'ideale erede della i8, per esempio, però totalmente elettrica.  Oppure, perché no, una iM4 e/o una iM3: potenza persino superiore a quella della i4 M50 e un telaio più estremo. Un piano strategico e di prodotto che ragionevolmente porterà a migliorare i già ottimi numeri recenti: 2.147 BMW M vendute in Italia nel 2021, 163.542 nel mondo.

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Non solo auto di serie, ma anche da competizione: BMW Italia partecipa quest’anno al Campionato Italiano GT con Ceccato Racing Team (con Roberto Ravaglia nel ruolo di team manager), con la M4 GT3. Confermato inoltre l’M2 CS Racing Cup Italy, con 20 auto iscritte, meglio delle 16 iscritte nel 2021. Il tutto, con la costante della BMW Driving Experience, una