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BMW M3 Touring, di traverso in famiglia

Si è fatta attendere 36 anni, trentasei! Arriva in un momento in cui le SW sono in conclamata sofferenza, ma… Meglio tardi che mai

Adriano Tosi
Pubblicato il: 22 giu 2022
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Provate a pensare a una tipologia di auto che non ha un grandissimo futuro davanti a sé. Fatto? Fuoristrada puri, monovolume, cabriolet e coupé occupano indiscutibilmente i primi posti. Va detto però che, fra queste, solo le MPV hanno raggiunto numeri importanti; le altre sono sempre state varianti di nicchia. E poi ci sono le station wagon, ridimensionate dalla crescita esponenziale dei SUV, proprio come le monovolume.

Insomma: arrivare sul mercato adesso con un nuovo modello di questo genere non è segno di grande tempismo. Però la BMW M3 Touring appartiene a un altro “campionato”, quello di chi si può permettere certe cifre, innanzitutto, ma anche quello di chi mette il piacere di guida davanti a tutto. Davanti anche all’innegabile praticità superiore della BMW X3 M Competition, con la quale condivide, tra le altre cose, il 3 litri 6 cilindri in linea turbo da 510 CV. Prima di andare nel dettaglio, breve informazione commerciale: gli ordini della M3 Touring apriranno a settembre (prima di allora avremo anche i listini) e la produzione inizierà a novembre.

Un motore BMW M “DOCG”

Già, il motore: BMW è un’eccellenza tecnologica a 360°, ma se c’è un aspetto su cui ha sempre staccato la concorrenza è quello dei motori. Fra tutti, la vera bandiera è sempre stato il 6 in linea: ed è esattamente un 6 in linea, turbo (M TwinPower Turbo) di 3 litri di cilindrata, ad animare la BMW M3 Touring. Dei 510 CV vi ho già detto, la coppia ammonta a 650 Nm. Inoltre, in previsione di un utilizzo estremo, pista compresa, i sistemi di raffreddamento e lubrificazione sono progettati per resistere alle accelerazioni longitudinali e laterali più forti. Grande cura è stata posta per il sound, con tanto di flap nello scarico, contollati elettronicamente, per aumentare i dB su richiesta. Soprattutto, ciò che in BMW M tangono a sottolineare particolarmente, è che questo motore è stato pensato per girare alto, come un motore da competizione. Le prestazioni? 3,6 secondi per lo 0-100 km/h, 12,9 per lo 0-200 km/h e velocità autolimitata a 250 km/h; 280 km/h se si compra l’M Driver’s Package.

Trazione integrale, integrale sportiva o posteriore

Per i più esperti è una gradita conferma, gli altri stiano bene attenti: BMW ha trovato il modo (ormai da qualche anno) di mettere insieme la sicurezza della trazione 4x4 con il divertimento di quella posteriore. Come? Di base, la BMW M3 Touring è 4x4, con una logica di funzionamento che va alla ricerca del massimo grip in ogni situazione. C’è poi la modalità 4WD Sport, che sposta la ripartizione maggiormente verso l’asse posteriore. Se poi ci si sente davvero sicuri di sé (magari meglio in pista) e si disattiva il controllo elettronico di stabilità, ecco che l’assale anteriore viene “sganciato” e i 510 CV e 650 Nm di coppia riversati sulle povere gomme posteriori. A proposito di queste ultime, fra loro lavora il differenziale autobloccante meccanico a controllo elettronico, l’Active M Differential, regolabile su 10 livelli di bloccaggio. Quanto al cambio, in BMW M hanno optato per lo Steptronic a 8 marce, quindi con convertitore di coppia.

Ruote di diametro differenziato

Un motore tanto esuberante richiede un telaio all’altezza. Si parte con carreggiate allargate (che hanno imposto un rigonfiamento “muscolare” della carrozzeria), cerchi di diametro differenziato (19” davanti e 20” dietro) e ovviamente molle e ammortizzatori a controllo elettronico specifici. Cambiano anche i freni, naturalmente più potenti, e optional si possono avere i carboceramici. Non è finita perché lo sterzo ha un rapporto di demoltiplicazione variabile, a richiesta si possono avere i pneumatici da pista. Quanto alle dimensioni, rispetto alla Serie 3 station “normale”, la BMW M3 Touring cresce in lunghezza fino a 4,79 metri (+85 mm), in larghezza fino a 1,9 m (+76 mm); invariata l’altezza.

Sali e ti vien subito voglia di spingere

Una volta aperte le portiere, ad accogliere a bordo ci sono, davanti, sedili molto sportivi con struttura in fibra di carbonio (-9,6 kg rispetto ai sedili M Sport), mentre il bagagliaio conferma le doti - non da record, in verità - delle Serie 3 Touring “normali”. La capacità di carico varia da 500 a 1.510 litri e i sedili posteriori possono essere sempre abbattuti in modalità 40:20:40. Inoltre, il portellone è ad apertura elettrica ed è sempre disponibile il vano col doppio fondo. Quanto alla strumentazione, è la stessa della Serie 3 restyling, quindi con BMW Curved Display, un pannello unico comprensivo di uno schermo da 12,3” per le informazioni di guida e uno da 14,9” per gestire l’infotainment iDrive 8 (con grafica specifica per il modello M) e passare da una modalità di guida all’altra. Non potevano mancare le varie app by M attraverso le quali monitorare le proprie prestazioni in pista: di serie ci sono l’M Drive Professional, l’M Drift Analyzer e l’M Laptimer che forniscono un report dettagliato dei giri in circuito o delle derapate controllate (si spera).

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