
Bugatti Tourbillon Équipe Pur Sang: otto scarichi per una supercar potentissima
La nuova Bugatti Tourbillon Équipe Pur Sang sorprende con otto scarichi, V16 aspirato e 1.775 CV: un concentrato di potenza, stile e audacia firmato Rimac.
La nuova Bugatti Tourbillon Équipe Pur Sang è molto più di una supercar: è una dichiarazione d’intenti. Il nome, che si traduce in “squadra purosangue”, evoca la tradizione delle competizioni storiche del Marchio, ma la realtà è che ci troviamo davanti a una delle più spettacolari interpretazioni moderne del concetto di automobile estrema.
A colpire subito è il retro della Bugatti Tourbillon Équipe Pur Sang, dominato da ben otto terminali di scarico che sporgono con fierezza dalla coda di questa V16 ipervitaminizzata.
Una scelta tecnica e stilistica che non punta tanto alla necessità quanto all’emozione visiva e sonora, richiamando volutamente i trionfi sportivi di Bugatti nel motorsport d’altri tempi.
In effetti, è come se la Tourbillon segnasse una nuova linea di confine tra la Bugatti iper-seriosa e una Bugatti capace di osare, divertirsi, sorprendere.
Non serve a nessuno avere otto scarichi. Ma è proprio questo il punto: sotto la guida di Mate Rimac, la casa francese sembra aver ritrovato anche il gusto del gioco, senza perdere un grammo della sua proverbiale precisione ingegneristica.
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La Tourbillon Équipe Pur Sang è una sinfonia di dettagli studiati al millimetro: nuovo splitter anteriore, diffusore posteriore ridisegnato, e un inedito alettone posteriore con piccole paratie laterali. Tutti elementi che migliorano la stabilità alle alte velocità, l’efficienza aerodinamica e, perché no, regalano un assetto visivamente ancora più aggressivo.
Le nuove ruote “directional”, dal design scolpito, completano l’opera: dinamiche, filanti, perfette.
All’interno, l’abitacolo continua su questa linea di esclusività con ricami personalizzati, loghi dedicati e un misterioso “Medium Carbon Fibre Interior Package”, che lascia intuire un uso mirato e raffinato della fibra di carbonio.

I sedili, di serie, sono i cosiddetti Performance Seat, rivestiti in Alcantara e progettati per garantire massimo contenimento laterale nelle curve ad alto velocità.
Fondamentale, considerando cosa si nasconde sotto al cofano: un motore V16 aspirato da 8,3 litri, abbinato a tre motori elettrici, per una potenza complessiva di 1.775 CV.
Una potenza che non ammette compromessi. Un’auto che, nel suo insieme, è una celebrazione della tecnica, del design e dell’eccesso ragionato. In poche parole, una Bugatti come non se ne vedevano da tempo.
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