C'è lo stemma Audi sul risciò elettrico più cool del mondo

No, questo tre ruote non è un pesce d'aprile fuori stagione, né un tentativo dell'Audi di aprirsi nuovi sbocchi di mercato. E non è nemmeno il mezzo "vorrei-ma-non-posso" di fan indiano dei Quattro Anelli in grosse ristrettezze economiche. Questo risciò (o per dirla in maniera più internazionale rickshaw, oppure tuc tuc che dir si voglia) dà infatti un esempio di come potrebbero essere riutilizzate le batterie delle auto elettriche una volta arrivate un po' fiacche alla fine del loro ciclo di vita.

Una seconda giovinezza

Cosa ci faccia la scritta Powerd by Audi sul muso del mezzo è presto detto. Il risciò di queste foto, assieme ad altri due identici, è opera della Nunam, una startup no-profit fondata da Audi Environmental Foundation. I suoi tecnici, assieme a un gruppo di giovani del centro Audi di Neckarsulm hanno pensato di regalare una seconda giovinezza alle batterie utilizzate sui prototipi delle Audi e-tron, riadattandole proprio ai tre ruote tanto in voga nel Sud Est asiatico in genere.

Un aiuto dal Sole

Quelli della Nunam hanno studiato anche come procurarsi energia green per caricare il risciò. L'idea è di installare pannelli solari e di stoccare l'energia da essi prodotta in altre batterie usate provenienti sempre dalle auto elettriche dismesse, collegandovi poi i tre ruote. Certo, tali accumulatori non saranno più performanti come da nuovi ma saranno comunque ancora all'altezza del nuovo compito affidato loro. Con questo sistema si potrebbe tra l'altro evitare di appoggiarsi per le ricariche alle reti elettriche pubbliche, che a certe latitudini sono spesso alimentate ancora da centrali a carbone. Una piccola sperimentazione partirà nel 2023 e la speranza e che l'iniziativa sia poi replicabile su larga scala.