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Czinger 21C: hypercar ibrida da 1.250 CV con tecnologia 3D

Solo 80 esemplari per la Czinger 21C, hypercar americana ibrida da 1.250 CV realizzata grazie all'utilizzo della stampa 3D. Prestazioni estreme.

Marco Lasala
Pubblicato il: 03 ott 2025
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Troppo ambizioso per essere reale. Così sembrava il progetto quando Kevin e Lukas Czinger presentarono la loro idea di rivoluzionare la produzione automobilistica con un processo chiuso, guidato dall’intelligenza artificiale e basato su componenti ottimizzati e alleggeriti grazie alla stampa 3D. Oggi, a distanza di cinque anni, la visione ha preso forma in un’auto destinata a lasciare il segno: la Czinger 21C, hypercar che coniuga innovazione tecnologica, design estremo e prestazioni da record.

A Irvine, in California, Divergent, l’azienda sorella di Czinger, produce oggi telai e componenti per marchi come Bugatti, Aston Martin, McLaren e persino per applicazioni spaziali e militari. Ma è la 21C, sviluppata con oltre un miliardo di dollari di investimenti, a rappresentare l’apice della Divergent Adaptive Production System: un laboratorio a quattro ruote creato per riscrivere le regole del gioco.

Czinger 21C: aerodinamica, potenza e tecnologia senza compromessi

Il design richiama suggestioni aeronautiche. Con il suo abitacolo “1+1” ispirato al jet SR-71 Blackbird, la 21C privilegia l’aerodinamica estrema: 1.200 kg di downforce a 100 mph e oltre 2.500 kg a 200 mph. Il cuore pulsante è un V8 biturbo da 2,9 litri che eroga 750 CV e gira fino a 11.000 giri/min, abbinato a un cambio a sette rapporti realizzato con componenti stampati in 3D. A supportarlo, un sistema ibrido con due motori elettrici anteriori e un generatore MGU, per una potenza complessiva di 1.250 CV e 692 lb-ft. Lo scatto 0-100 km/h è coperto in 1,9 secondi, mentre lo 0-200 in appena 4,8.

Entrare nell’abitacolo significa immergersi in un’esperienza unica: sedili centrali, comandi essenziali, pedaliera e dettagli realizzati con strutture intrecciate in metallo stampato in 3D. L’impressione è quella di guidare un prototipo da corsa, con una visuale libera e panoramica.

Su pista, come al Sonoma Raceway, la 21C dimostra di essere molto più di un esercizio di stile. In modalità Track+, l’assetto si abbassa di 25 mm e la macchina diventa un’arma precisa e brutale. Lo sterzo diretto, i freni by-wire con risposta naturale e l’assetto push-rod con ammortizzatori ZF restituiscono un controllo che ricorda da vicino le monoposto da competizione.

Certo, qualche dettaglio è ancora perfettibile, come la gestione dell’acceleratore o la distribuzione di coppia sull’asse anteriore, ma ciò non toglie nulla all’impatto devastante dell’esperienza di guida. La versione “longtail” è accreditata di una velocità massima di 253 mph (oltre 400 km/h), confermando l’ambizione da record del progetto.

La Czinger 21C non si limita a superare i limiti delle hypercar tradizionali: li ridefinisce. Non si ispira a ciò che esiste già, ma propone un linguaggio nuovo fatto di tecnologie pionieristiche, ingegneri provenienti dalla Formula 1 e da SpaceX, e una mentalità californiana capace di trasformare l’impossibile in realtà. Solo 80 esemplari verranno realizzati, ma ciascuno di essi rappresenta la porta verso un futuro dove la progettazione e la produzione delle auto seguiranno regole completamente nuove.

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