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Debuttano in Italia le nuove SWM. E non sono moto, ma SUV!

Dopo una vita spesa tra le due ruote, il marchio cerca fortuna con i SUV del gruppo cinese Shineray.

Top Gear Team
Pubblicato il: 04 ott 2024
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Chi è appassionato di moto strabuzzerà gli occhi nel vedere la scritta SWM sulla calandra di un'auto invece che sul serbatoio di una moto. SWM, contrazione di Speedy Working Motors, è infatti un glorioso brand delle due ruote, che ebbe un momento di grande splendore a cavallo degli anni Settanta e Ottanta. Dopo varie traversie, il marchio gravita da una decina d'anni nell'orbita del gruppo cinese Shineray, il quale ha scelto di utilizzarlo per lanciare in Italia anche la sua gamma a quattro ruote. Giusto per la cronaca, sappiate che in Oriente l'azienda ha una capacità produttiva di 400.000 veicoli all'anno, mica bruscolini. La distribuzione è affidata invece alla veneta Campello Motors, che ha già creato un bel network di dealer.

Quattro SUV per cominciare

Al lancio la gamma SWM si compone di quattro SUV, che ammiccano alla clientela con prezzi competitivi, una garanzia di 5 anni o 100.000 km e allestimenti completi. Per tutti i modelli l'equipaggiamento standard comprende tra le altre cose la connettività Android Auto e Apple CarPlay, i cerchi in lega, gli interni in pelle, il tettuccio apribile, i vetri posteriori oscurati e i sensori di parcheggio con telecamera.

SWM G03F

Il modello più accessibile del listino è la G03F, che ha un prezzo di 19.990 euro. Come vedete qui sopra, è una vettura dal taglio squadrato e non proprio slanciato, che bada più alla sostanza che alla forma. Lunga 461 cm, larga 182 e alta 183, ha sette posti su tre file, con i passeggeri schierati con l'aticipo schema 2-2-3. Il motore è un 1.500 a benzina da 110 CV con cambio manuale a cinque marce.

SWM G05

La carrellata continua con la SWM G05, che costa invece 23.890 euro. Anche lei è a sette posti, sistemati sempre su tre file ma con una disposizione 2-3-2. La carrozzeria, che ha un look più moderno, misura 475 cm x 186 x 178. Il motore ha sempre una cilindrata di 1,5 litri ma la sovralimentazione garantisce stavolta 139 CV. Il cambio di serie è manuale e sborsando 2.000 euro si può avere quello automatico.

SWM G01

Con 23.990 euro ci si può portare a casa in alternativa la SWM G01 (foto sopra), che appare ancor più in linea con i gusti europei. Le misure sono stavolta 461 cm x 186 x 174.

L'interno è a cinque posti e il suo motore 1.5 è disponibile in due configurazioni, da 133 CV con il cambio manuale standard e da 139 CV abbinato a un robotizzato DCT a sette marce opzionale.

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SWM G01F

Il citato cambio a doppia frizione è invece una presenza fissa su tutte le SWM G01F, che costano 26.990 euro e sfoggiano un look sportivo (foto sopra e sotto).

La mascherina grintosa contribuisce a fare crescere la lunghezza di 6 cm rispetto alla sorella e nasconde un motore da 139 CV.

Tante novità in arrivo

Come se il poker di SUV non bastasse, a completare il listino ci sono due veicoli commerciali leggeri elettrici, uno adibito a trasporto persone (38.449 euro) e uno furgonato (30.019 euro). Entrambi sono lunghi 450 cm e prendono energia da una batteria da circa 42 kWh, per una autonomia dichiarata che supera di poco i 300 km. L'avanzata SWM non si ferma però qui. A breve arriveranno versioni bifuel sviluppate a braccetto con Westport (BRC), cui seguirà il lancio della G03F EDI, una elettrica con range extender dotata però di una batteria di discrete dimensioni ricaricabile anche alla spina come una ibrida plug-in. Più avanti seguiranno un B-SUV (2026) e due ulteriori vetture (2027).