Ecco la Dodge Charger Daytona, è elettrica e ha fino a 680 cavalli
L’icona della muscle car americane diventa elettrica e sfoggia un nuovo look. In arrivo anche due versioni a con motore sei cilindri in linea
Addio al motore V8 Hemi, prima o poi doveva succedere: la nuova Dodge Charger Daytona diventa elettrica. In verità sono state svelate quattro versioni della nuova Charger: due elettriche e due con motore sei cilindri in linea biturbo da 3,0 litri. Di queste ultime sappiamo solo che avranno 426 CV e 558 CV e che arriveranno nel 2025, dopo le due elettriche la cui produzione inizierà quest’anno. La nuova Dodge Charger Daytona sarà proposta sia in versione coupé a 2 porte che come berlina a 4 porte e sostituirà la l’attuale modello e la Dodge Challenger.
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Due elettriche, per cominciare
La nuova Dodge Charger Daytona è realizzata sulla piattaforma STLA Large di Stellantis e sarà offerta nelle versioni R/T e ScatPack, entrambe con due motori, uno sull'asse anteriore e uno su quello posteriore, e trazione integrale.
La Charger Daytona Scat Pack, ha una potenza di ben 680 CV (500 kW) e 850 Nm di coppia, accelera da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi, mentre il classico riferimento americano, il quarto di miglio, viene coperto in 11,5 secondi. La velocità massima raggiunge i 220 km/h.
La Charger R/T ed è un po' meno potente, ha 503 CV (370 kW) e 548 Nm di coppia, raggiunge i 100 km da fermo in di 4,7 secondi, non cambia invece la velocità massima, che tocca sempre i 200 km/h. Entrambi i modelli promettono quindi bene. Il motore anteriore è in grado di scollegarsi quando non necessario, per aumentare l'autonomia e l'efficienza, mentre il modulo posteriore include un differenziale meccanico a slittamento limitato, per una migliore accelerazione in partenza.
Dodge Charger Daytona, batteria e autonomia
Entrambe le Charger Daytona montano una batteria da 100,5 kWh nominali, la ricarica può avvenire in corrente alternata fino a 11 kW oppure in corrente continua: con la ricarica rapida a 350 kW si passa dal 5 all'80% di carica in circa 27 minuti. L’autonomia nel ciclo americano EPA è di 510 km per la versione R/T e di 418 km per la Scat Pack.
Sa fare la voce grossa
Dodge promette che la nuova Charger Daytona avrà una bella una voce e che farà molto rumore... artificiale, ovviamente, ottenuto con il sistema Fraztonic, basato di radiatori passivi che creano un sound dello scarico unico con "livelli di intensità sonora in stile Hellcat ". E qui i puristi della muscle car probabilmente storceranno un po' il naso.
Volete altri dati? Eccoli
Entrambe le Dodge Charger Daytona pesano 2,6 tonnellate e sono leggermente più lunghe di una BMW Serie 5 ( 5.248 mm). Il sistema di frenata rigenerativa è personalizzabile, offre da 0,1 a 0,3 g di rigenerazione. I freni sono piuttosto massicci, con dischi Brembo da 16 pollici autoventilati, più grandi del 30% rispetto alla configurazione dell'ultima SRT.
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Tutte le Charger Daytona montano sospensioni anteriori multilink e posteriori indipendenti, per la Scat Pack è disponibile un "track pack" che prevede fantastici ammortizzatori adattivi a doppia valvola. Entrambe i modelli offrono numerose modalità di guida, tra cui Auto, Eco, Sport, Wet/Snow e Track. Con la versione Scat Pack sarà possibile avere anche le modalità Drift e Donut (potevano mai mancare?). Disponibile pure la modalità PowerShot, che attiva per qualche istante un boost di potenza.
Dodge Charger Daytona, cambia ma rimane sé stessa
Dodge per lo stile della Charger Daytona ha attinto a piene mani allo spirito delle sue muscle car. Il cofano motore è inclinato verso griglia anteriore spigolosa, secondo la configurazione"R-Wing": per Dodge è un richiamo al design della Charger originale e un modo per consentire un migliore flusso d'aria. L’aspetto è abbastanza minaccioso e anche il retro richiama la familiare configurazione con fanali posteriori a LED "ring of fire". Se lo si desidera, è possibile optare per un tetto in vetro a tutta lunghezza. A proposito di cerchi, sono disponibili diverse opzioni, da 18 a 20 pollici.
L’interno è di nuova generazione, con un touchscreen centrale da 12,3 pollici e display della strumentazione da 10,25 pollici (il 16 pollici è opzionale). Naturalmente, sono previsti numerosi sistemi di assistenza alla guida.
Dodge afferma che la "linea" e la "struttura" degli interni richiamano quelli della Charger del '68... ok, ma la Charger del '68 non ha mai avuto l'illuminazione ambientale a 64 colori, il volante riscaldato, il caricabatterie wireless per lo smartphone e un head-up display (opzionale). Tutte cose belle da avere, presenti sulla nuova Dodge Charger Daytona.