Donkervoort F22 750 kg per sognare!
Con un rapporto peso/potenza da urlo promette un divertimento totale nella guida
"La chiave di tutto ciò che facciamo è il peso". Esordisce così il nuovo capo di Donkervoort, Denis Donkervoort. "Meno peso si trasporta, meno peso si ha per fermarsi, girare e accelerare, meno carburante si consuma e più profondo può essere la simbiosi che si genera con l'auto". Fortunatamente, non abbiamo dovuto aspettare molto per vedere i frutti di questa filosofia. Un anno dopo aver preso il posto del padre, Donkervoort Jr ha consegnato il frutto della sua opera di alleggerimento: è la nuova supercar Donkervoort F22, che pesa 750 kg ed è nata da zero.
Tradizione di famiglia
Non si tratta solo di una pagina della filosofia di Gordon Murray, ma dell'intero libro. Donkervoort è sempre stata orgogliosamente e deliberatamente più leggera di altri nel settore delle supercar e la prima Donkervoort del nuovo corso non è da meno. Ed è davvero nuova. Non c'è un solo dado o bullone che sia stato riportato dalla sua antenata.
Non si piega
Il cuore dell'auto è costituito da un telaio ibrido tubolare in acciaio e fibra di carbonio che non solo è eccezionalmente leggero, ma vanta anche una rigidità torsionale superiore del 100% rispetto all'auto che rimpiazza, la D8 GTO. Un peso così ridotto consente a Donkervoort di dichiarare un "salto di qualità" nella maneggevolezza e nella precisione delle sospensioni. E per quanto riguarda la forza g, che può generare si parla di 2,15 g contro i 2 g della vecchia auto. In effetti, "con la F22 non è solo una questione di cavalli o di velocità", ha detto Donkervoort. "Diventa una questione personale, che riguarda il significato di guida per il pilota, perché la prospettiva è tutto".
Donkervoort F22, che numeri!
Detto questo, la potenza è notevole e offre dà un'idea precisa sulla velocità che questa supercar può raggiungere. E sotto il cofano c'è proprio un bel motorone: il venerabile e rispettatissimo cinque cilindri turbo da 2,5 litri di Audi Sport. Donkervoort lo ha messo a punto per ottenere una potenza, una coppia e una fluidità ai bassi regimi ancora maggiori, tanto da fargli sprigionare una potenza di 500 CV. "In una macchina che pesa 750 kg", ci ricorda Donkervoort. Vi risparmiamo la fatica di fare i conti: il rapporto peso/potenza è di 1,5 kg/CV:
"Una montagna di coppia fin dai bassi regimi"
L'alesaggio e la corsa del motore rimangono quelli della configurazione Audi e il rapporto di compressione è di 10,0:1 per "una montagna di coppia fin dai bassi regimi". Incredibilmente, questa iterazione del cinque cilindri emette 28 g/km di CO2 in meno rispetto allo stesso motore della D8 GTO, con soli 163 g/km. Inoltre, è abbastanza elastico da permettere a Donkervoort di montare un cambio manuale a cinque velocità, che secondo l'azienda consente di risparmiare peso e di montare il motore più indietro. Si tratta di un cambio a corsa breve, abbinato a un differenziale a slittamento limitato Torsen e a un controllo di trazione multi-step, che potrebbe essere il componente più stressato dell'intero gruppo propulsore.
Partenze a razzo
Secondo Donkervoort, infatti, la F22 scatta da 0 a 100 km orari in soli 2,5 secondi, arriva a 200 km orarie in 7,5 secondi e raggiunge una velocità massima di 290 km orari. A bordo c'è un impianto frenante AP Racing con pinze a quattro pistoncini che consente di risparmiare 10 kg "rispetto al sistema già leggero dell'auto precedente". Sembra quasi un ritornello.
Una lunga gestazione
A quanto pare, si tratta di un progetto portato avanti da cinque anni, con il contributo del capo del design di Ford Europa, Amko Leenarts (che fa parte del comitato consultivo di Donkervoort, per la cronaca). È più lunga della D8 e la forma rende omaggio non solo alle vecchie auto di Donkervoort - importanti per i suoi clienti, a quanto pare - ma anche all'aerodinamica e alle capacità di setreggiarsi in pista. Il tetto è rimovibile in fibra di carbonio, le porte si aprono a farfalla, c'è spazio per due persone all'interno e un iPad integrato per l'infotainment. Naturalmente ogni vettura è personalizzabile, ma conviene affrettarsi: la tiratura iniziale prevista di soli 50 esemplari è stata esaurita dopo che i clienti di Donkervoort hanno visto un bozzetto, quindi la produzione è stata portata a 75 esemplari, il che significa che ne rimangono solo 25. Ma non per molto...
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