EMC, sarà un successo come DR?
Il nuovo marchio Eurasia Motor Company debutta con il SUV compatto Wave 3, che abbiamo visto da vicino e vi raccontiamo nei dettagli
Negli anni Settanta e fino almeno all’inizio degli Ottanta le auto giapponesi erano guardate con diffidenza, 15/20 anni dopo è stato il turno delle coreane. E oggi sappiamo bene quale livello abbiano raggiunto. Ora tocca alle cinesi, che si trovano però già a metà del guado, indicativamente: un po’ perché marchi prestigiosi come Volvo e smart sono totalmente o parzialmente nelle mani di Geely. Un po’ perché - il caso DR insegna - se il prodotto costa il “giusto”, in rapporto a quanto offre, alla fine i clienti li trova eccome. C’è poi un altro fattore determinante: avere accesso alle materie prime e, quindi, garantire tempi di consegna ragionevoli aiuta parecchio ad affermarsi sul mercato. Si spiega anche così, del resto, il successo di DR. Ma torniamo a Eurasia Motor Company, azienda fondata nel 2005 da Federico Daffi (che ne è Presidente) attiva come importatore di auto dalla Cina. Nello specifico, commercializza in esclusiva il marchio Great Wall e, dal 2019, la gamma SUV Haval. Ora debutta con marchio proprio EMC appunto, con il SUV compatto Wave 3.
Assemblata in Cina, diventa a GPL in Italia
Come i modelli DR, anche la EMC Wave 3 (e i modelli che arriveranno) ha forti legami con la Cina. Wave 3 è frutto della collaborazione con Yibin KAIYI Automobile, precisamente con la fabbrica situata nella provincia di Sichuan e i cui principali azionisti sono lo Stato cinese e CHERY Automobile. All’interno di Yibin, EMC ha a disposizione una linea produttiva dedicata che assembla i veicoli secondo le specifiche di EMC, concepite per soddisfare i requisiti del mercato italiano ed europeo. Una volta terminate, le EMC vengono importate in Italia, dove Eurasia Motor Company si occupa dell’installazione dell’impianto GPL di marca BRC, fornito di serie su tutte le Wave 3. Passando agli obiettivi di vendita, EMC ha fissato a circa 1500 pezzi all’anno il target, con l’ambizione già annunciata di espandere la gamma e, quindi, far crescere i numeri dell’immatricolato. Il tutto, reso possibile anche dalla rete di 50 concessionari italiani.
Le caratteristiche tecniche della Wave 3
Passiamo ora alla Wave 3, il biglietto da visita del marchio EMC: sue rivali principali sono Dacia Duster e DR 6.0. Di alternative in realtà ce ne sono anche tante altre, che in realtà per motivi di budget lo sono solo da usate: Kia Niro, Peugeot 3008, Seat Ateca, Skoda Karoq e tutti SUV compatti attorno ai 4,4 / 4,5 metri di lunghezza. A proposito: la Wave 3 misura 4,4 metri in lunghezza, 1,8 in larghezza e 1,65 in altezza . Il peso? Di poco superiore ai 1300 kg, mentre il passo è pari a 2,63 metri. Non è grandissimo il bagagliaio: la capacità è pari a 310 litri in configurazione 5 posti, 1.100 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori; valori simili a quelli della DR 5.0 GPL (340 / 1.100), inferiori di un bel po’ rispetto a quelli della Dacia Duster GPL, che assicura 445 / 1.478 litri.
Capitolo motore: può essere 1.5 aspirato da 113 CV, abbinato ad un cambio manuale a 5 rapporti; oppure 1.5 turbo da 147 CV, abbinato a un cambio automatico CVT utilizzabile anche in modalità sequenziale a 9 rapporti. In entrambi i casi la doppia alimentazione benzina/GPL è standard. Tre anni o 100.000 km di garanzia.
Ben dotata ma con una mancanza importante
Partiamo da quel che non c’è, perché si tratta di un’assenza pesante: la frenata automatica d’emergenza, un dispositivo obbligatorio per legge per tutte le auto omologate a partire dal 5 luglio 2022, ma la Wave 3 è stata omologata prima. Detto questo, se è vero che non ci sono Android Auto e Apple CarPlay, è vero anche che l’app Easy Connection consente di connettere tutte le tipologie di dispositivi mobili. La strumentazione è di tipo digitale con display TFT da 7”, il quale integra il quadro strumenti e il computer di bordo. Il sistema di infotainment è dotato di schermo da 10.25” e del sistema di ricarica wireless.
Tornando alla sicurezza, ecco quattro airbag, 2 anteriori e 2 laterali, dispositivo TMPS per il check della pressione di gonfiaggio degli pneumatici e ESP (obbligatori per legge), lane departure warning (non interviene sul volante) e sistema di telecamere a 360° in HD per la retromarcia, la visione degli angoli morti ed il parcheggio.
Look moderno
Per il resto, è innegabile che l’impatto visivo, non appena si apre la portiera, sia positivo. Il design d’interni è piacevolmente moderno e ci sono anche vezzi come i tasti (quelli posizionati al di sotto dello schermo principale) in stile pianoforte. Detto questo, è ovvio che non si possa pretendere una qualità premium. E infatti, per esempio, i rivestimenti sono piuttosto rigidi un po’ ovunque, mentre gli assemblaggi non restituiscono quella sensazione di solidità che si riscontra, per esempio, sulla Dacia Duster.
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