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Encor Series I: la rinascita moderna della Lotus Esprit V8

La Encor Series I reimmagina la Lotus Esprit V8 con carbonio, 400 CV, peso ridotto e tecnica completamente aggiornata. Una restomod rigorosa e contemporanea.

Marco Lasala
Pubblicato il: 12 dic 2025
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La Encor Series I è ciò che accade quando una giovane realtà britannica decide di riportare in vita uno dei simboli della sportività leggera. Non un semplice restomod, ma una reinterpretazione totale della Lotus Esprit V8, ideata per restituire l’essenza dei coupé degli anni Settanta senza appesantimenti tecnologici superflui. Il risultato? Una vettura che resta sotto i 1.200 kg e supera i 400 CV, dimostrando che la ricetta originaria di Chapman e Giugiaro aveva ancora molto da dire.

Encor Series I: la nuova vita della Lotus Esprit V8

Il progetto nasce da una scelta precisa: utilizzare una Esprit V8 di ultima generazione come base, aggirando così gli obblighi omologativi che rendono molti modelli moderni pesanti e complessi. La start-up ha scelto la strada più difficile, ma anche la più fedele allo spirito Lotus, mantenendo telaio backbone, blocco motore e scatola del cambio, trasformando però ogni altro componente in un elemento completamente nuovo.

La carrozzeria in carbonio, realizzata da KS Composites (gli stessi che collaborano con Gordon Murray Automotive), cancella le storiche debolezze strutturali del modello originale e introduce un livello di precisione impossibile all’epoca della Esprit S1. Le proporzioni restano quelle della matita di Giugiaro, ma il corpo vettura guadagna un’impronta più larga e moderna, mentre i vecchi fari a scomparsa diventano sottili proiettori LED integrati in un frontale essenziale e pulito. Tutti i cristalli sono nuovi e montati con tolleranze millimetriche, frutto di un lavoro di scansione digitale che ha richiesto l’analisi di numerosi esemplari d’epoca.

Sotto il cofano, il V8 Type 918 beneficia di una revisione radicale: pistoni forgiati, turbocompressori riprogettati, nuovo corpo farfallato elettronico e una gestione motore aggiornata eliminano i difetti di erogazione che caratterizzavano l’unità originale. La trasmissione, altra storica criticità, è stata rinforzata con nuove dentature, boccole e una frizione bi-disco, mentre il differenziale Quaife introduce una precisione di guida sconosciuta alla Esprit di serie.

Le modifiche non si fermano qui: sospensioni con montanti dedicati, ammortizzatori Bilstein, molle Eibach e impianto frenante AP Racing (sei pistoncini davanti, quattro dietro) offrono un comportamento più contemporaneo pur conservando la proverbiale morbidezza della Esprit. I cerchi fresati dal pieno, 17 pollici all’anteriore, 18 al posteriore, montano Bridgestone Potenza, le gomme più performanti disponibili per misure così “classiche”.

La cura dedicata agli aspetti termici è altrettanto evidente: nuovi radiatori, prese d’aria ridisegnate e condotti supplementari eliminano definitivamente i problemi di surriscaldamento, soprattutto nel traffico urbano, uno dei limiti più noti del modello originale.

La Encor Series I non è una replica, né un tributo nostalgico. È una reinterpretazione tecnica, filologica e allo stesso tempo moderna di una delle sportive britanniche più influenti di sempre. Una visione che dimostra come l’idea di auto leggere e potenti abbia ancora un grande futuro, soprattutto quando viene realizzata con passione e rigore ingegneristico.

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