Ferrari 296 Speciale: quando la potenza incontra la leggerezza

C’è un nome che a Maranello non si pronuncia mai con leggerezza: Speciale. Una parola che racchiude l’essenza stessa della sportività Ferrari, e che oggi torna protagonista con la nuova 296, in una configurazione ancora più estrema e prestazionale. Per qualcuno è l’evoluzione necessaria, per altri un’occasione mancata. Ma di certo non è passata inosservata.

La nuova declinazione della berlinetta ibrida di Maranello spinge ancora più in là il concetto di performance. Il V6 biturbo da 3.0 litri della nuova Ferrari 296 Speciale, già ribattezzato "il piccolo V12", è stato ulteriormente potenziato, raggiungendo quota 880 cavalli. Un risultato che, abbinato a un alleggerimento generale del veicolo, promette numeri da capogiro su pista e su strada.

Ferrari 296 Speciale, tra sogno e realtà 

C’è chi però si aspettava una rivoluzione diversa. Alcuni appassionati speravano in una versione purista, completamente priva del sistema ibrido, capace di restituire sensazioni più crude e autentiche.

Una 296 radicale, tutta focalizzata sulla leggerezza estrema, magari anche con meno potenza ma più agilità. Una visione affascinante, che però resterà nel mondo delle ipotesi.

Quello che Ferrari ha scelto, invece, è una via evolutiva che punta al massimo delle prestazioni sfruttando ogni grammo e ogni cavallo disponibile. E se la nuova 296 Speciale saprà anche solo avvicinarsi alla magia di modelli passati come la 458 Speciale, allora sarà comunque un capitolo da ricordare nella storia del Cavallino Rampante.

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