Tremate: le Ferrari SF90 XX Stradale e Spider sono arrivate

La famosa serie di "XX" della Ferrari - che comprende la FXX del 2005, la FXX Evo del 2008, la 599XX del 2010 e la selvaggia FXX-K del 2014, basata sulla LaFerrari - è sempre stata legata alla pista. Per la prima volta, Ferrari ha svelato un paio di modelli con la doppia X omologati per la strada.

Diamo il benvenuto alla Ferrari SF90 XX Stradale e alla Ferrari SF90 XX Spider, due auto pazze di cui il team-up Marvel sarebbe orgogliosa. Maranello ha unito i mondi delle sue vetture della Serie Speciale e del programma XX per ragioni... che è meglio lasciare inesplorate.

Ciò che possiamo esplorare è la strada su cui Ferrari si è avventurata per estrarre ancora più magia dalla già estrema SF90 "normale". Il potente V8 turbo da 3,9 litri è il punto di partenza per le XX, a cui si sono aggiunti condotti di aspirazione e di scarico lucidati, un aumento del rapporto di compressione tramite nuovi pistoni e una "lavorazione specifica della camera di combustione". Ferrari, inoltre, ha rimosso l’impianto d’aria secondaria, riducendo così di 3,5 kg il peso del motore. Quindi ora è più leggero e suona anche meglio, come spiega Ferrari, "un’esplosione di ricchezza sonora dell’iconico V8 Ferrari ". La linea di collegamento al polmone di aspirazione è stata avvicinata al parafiamma e, quindi, all’abitacolo, per la gioia di che è a bordo, che così può godere di armoniche più “roche e graffianti”. Il motore urla ancora di più, quindi.

I tre motori elettrici di cui sono dotate le nuove SF90 XX (due indipendenti sull’assale anteriore e uno al posteriore tra motore e cambio) aggiungono un massimo di 233 CV (171 kW) grazie “alla logica brevettata extra boost”: una novità assoluta per le vetture stradali del Cavallino Rampante. Se la furia di 1.030 CV (potenza combinata) vi sembrano un po' troppo... XX, niente paura: Ferrari ci rassicura dicendo che entrambe le SF90 XX possono percorrere circa 25 km in modalità full-electric, con una velocità massima di 135 km/h.

Inoltre, è stata studiata una nuova mappatura del cambio doppia frizione e otto rapporti, presa dalla Daytona SP3, che promette un’accelerazione più coinvolgente. Inoltre, la nuova logica migliora il sound in cambiata, introducendo un suono in rilascio dallo scarico tipico, per un sorpasso che lascerà annichilito il malcapitato di turno.

Vogliamo parlare di aerodinamica? Già da una veloce occhiata si vede l’entità degli interventi apportati alle SF90XX: rispetto alla SF90 Stradale Ferrari parla di un carico verticale massimo raddoppiato, per un maggior grip e “una netta riduzione del tempo sul giro a Fiorano”. Tempo che però non è stato comunicato.

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Ferrari ha modificato il sottoscocca, le prese d’aria laterali e ha montato un nuovo splitter anteriore più grande, oltre a un diffusore più ampio, una coppia di "condotti a S" sul cofano e condotti soffiati sul paraurti.

Il design mette in mostra con orgoglio il pedigree da corsa, ci dicono, con una sottile ma evidente riproposizione del design originale di Flavio Manzoni. La SF90 XX Spider è caratterizzata da un design “flying buttress” che si armonizza perfettamente con il profilo a freccia dell’anteriore “protendendo in avanti il corpo vettura e dandole una connotazione totalmente diversa rispetto alla SF90 XX Stradale”. Chiaro no?

Il parabrezza avvolgente si raccorda con i cristalli laterali a tetto aperto, con i roll-bar che sporgono rispetto al resto della carrozzeria. Tetto che è realizzato in fibra di carbonio, con meccanismo Ferrari RHT (Retractable Hard Top): l’apertura richiede 14 secondi e si può effettuare fino a una velocità di 45 km/h. L'elemento di punta della SF90 XX, e che non si può certo fare a meno di notare, è l’enorme alettone posteriore fisso, regolabile per ottenere una bassa resistenza aerodinamica o un'elevata deportanza. Che è disponibile in abbondanza: 315 kg di pressione massima a 250 km/h sul posteriore, mentre l'anteriore si parla di 325 kg alla velocità massima.

Gia, la velocità. Ferrari dichiara per entrambe le SF90 XX, Stradale e Spider, una velocità massima di 320 km/h, con accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,3 secondi; il passaggio da 0 a 200 km/h richiede 6,5 secondi per la Stradale e 6,7 secondi per la Spider.

A sfruttare al massimo le potenziali delle vetture ci pensa l'electronic Side Slip Control (eSSC) 1.0, che controlla vari sistemi, tra cui il torque vectoring e il recupero di energia. Il controller ABS EVO della 296 GTB pensa ai freni, inoltre, il sensore 6W-CDS ora è in grado di fornire più dati di prima: offre una stima precisa della velocità della vettura, per determinare lo slittamento delle ruote e ottimizzare la distribuzione di frenata.

Quattro le modalità di guida previste, selezionabili tramite eManettino: in eDrive il motore termico resta spento e la trazione è affidata al solo assale anteriore elettrico; in Hybrid la logica di controllo privilegia l’utilizzo dell’energia presente nella batteria e gestisce in autonomia le transizioni, massimizzando così l’autonomia in marcia elettrica; in Performance il motore endotermico è sempre acceso e privilegia la ripetibilità della prestazione rispetto al raggiungimento del suo picco; in Qualifying si raggiunge la massima potenza del sistema, grazie a una logica di controllo che favorisce l’ottenimento delle prestazioni, anche tramite la nuovissima funzionalità di extra boost. Viene anche indicato il numero di sistemi di potenziamento rimanenti, fino a 30. Proprio come in Mario Kart, sarà bene usarli con saggezza.

Ferrari sostiene che la XX offre un miglioramento del 9% nell'handling ad alta velocità, mentre il rollio è stato ridotto del 10% per un migliore controllo. Freni? Potenti e massicci, naturalmente carboceramici: 398 x 223 x 38 mm all'anteriore e 390 x 263 x 32 mm al posteriore.

Il carattere estremo e sportivo all’esterno si riflette all'interno. L'Alcantara adorna la plancia, c'è la fibra di carbonio e i sedili da corsa sono più leggeri di 1,3 kg rispetto a quelli monoblocco della Stradale normale.

Ferrari costruirà 799 esemplari della SF90 XX Stradale e 599 della SF90 XX Spider: entrambe rappresentano "il più estremo esempio del concetto di versioni speciali, che spinge le prestazioni dei modelli stradali Ferrari a nuovi livelli".