Fiat X1/9, la prediletta dell’Avvocato Agnelli compie 50 anni
Nel 1972 Fiat lancia una piccola spider rigorosamente 2 posti: la X1/9. Con il motore della 128, la piccoletta non era certo un mostro di potenza ma seppe guadagnarsi un posto nella storia e nel cuore degli appassionati
Chi se la ricorda la Fiat X1/9 alzi la mano! Un’auto piccola, diversa dal resto della produzione Fiat; una spider due posti secchi con motore centrale e tettuccio rigido rimovibile in stile targa. Sembrava una Ferrari ma più piccola. Un’auto figlia degli anni ’70 e dell’entusiasmo per le automobili tipico di quegli anni. Ma la X1/9 è per certi davvero strana: talmente piccola che farci weekend fuori porta in due (bagagli annessi) era un problema (ma bastava un piccolo portapacchi posteriore per salvare la gita).
Un’auto concepita per essere una sportiva pura, con interni moderni per quei tempi, dotata però di un motore che oggi farebbe fatica a spingere un’utilitaria. Eppure amata da molti, tra i suoi sostenitori il primo fu lo stesso Avvocato Agnelli: a lui si deve l’esistenza stessa della X1/9. Ancora oggi la X1/9 può contare sul sostegno di diversi appassionati, grazie ai club dedicati alla vettura.
Fiat X1/9: figlia della 128, scelta da Gianni Agnelli in persona
La X1/9 entrò in produzione nel 1972, tutto però comincio qualche anno prima: tra il 1969 e il 1971, ai tempi della Fiat 128, di cui in un certo senso è figlia (anche se proprio non si direbbe). Dopo la 128 berlina, presentata nel 1969, e la versione coupé del 1971, l’azienda torinese decise che i tempi erano maturi per una versione spider. Per disegnare la X1/9 si rivolsero a Bertone, che ebbe il compito di vestire il propulsore 1300 da 75 CV della 128 coupé, non certo un mostro di potenza. Un motore con disposizione trasversale, progettato per la trazione anteriore. Bertone pensò a due prototipi: il primo con la stessa meccanica della 128 coupé e somigliante alla 124 Spider; il secondo (la X1/9) era invece totalmente diverso, con motore centrale. A quanto pare, quando Bertone presento il progetto ai vertici Fiat, l’Avvocato Agnelli passò per caso e vide il modello della X1/9, lasciato in secondo piano perché poco amato dai gran capi di Fiat. Ad Agnelli la X1/9 piacque molto e detto fatto: si decise che quella sarebbe stata la 128 spider.
Ha lo stesso papà della Miura
Il design della vettura è di Marcello Gandini, ai tempi in Bertone. Alla sua matita si devono altre indimenticabili sportive, come la Lamborghini Miura, la Contach e l’Alfa Romeo Carabo. Gandini per disegnare la X1/9 si ispirò a un prototipo di Bertone, il Runabout, realizzato su meccanica dell'A112 e presentato nel 1969.
Lo schema della X1/9 è particolare, da sportiva di razza: motore in posizione posteriore centrale (lasciando nel cofano anteriore i radiatori), telaio simile a quello della Lancia Stratos e sospensioni McPherson.
Un progetto in grado di supportare potenze molto superiori a quella del motore 1290 CC da 75 CV a 6000rpm della Fiat 128. Come del resto hanno poi dimostrato la Icsunonove di Dallara da 192 CV e la X1/9 Abarth del 1970 da 200 CV, realizzate sulla base della X1/9.
In America fu un successo
La Fiat X1/9 venne presentata ufficialmente alla fine del 1972, aveva cambio a quattro rapporti ed era accreditata di una velocità massima di 185 km/h, con un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 10 secondi. Nel 1974 la X1/9 sbarcò oltreoceano, negli Stati Uniti, dove riscontrò subito un buon successo di vendite. Strano a dirsi, visto che da quelle parti di solito vanno per la maggiore auto enormi con motori esagerati. Ma lo stile e la la facilità di guida della X1/9 furono comunque in grado catturare l'attenzione degli americani. Le X1/9 destinate al mercato americano erano dotate di catalizzatore per rispettare le normative sull'inquinamento, il condizionatore era invece optional.
Quindi, nel 1978, venne presentata in Inghilterra la X1/9 Five Speed, con cambio a 5 marce, motore 1500 CC e meccanica derivati dalla Fiat Ritmo 75: la potenza sale a 85 CV. Nel 1982 Fiat dismise le linee di produzione della X1/9, che passo' sotto il completo controllo di Bertone. L’auto da quel momento in poi avrà sul cofano il marchio Bertone. A partire dal 1982 vedono la luce diverse versioni speciali della X1/9, destinate per la maggior parte al mercato USA. La produzione termina nel 1989 con la versione Gran Finale, un nome scelto non per caso evidentemente. E così dopo 18 anni di onorata carriera e oltre 170.000 unità prodotte la X1/9 andò in pensione, rimanendo però nella storia e nel cuore degli appassionati.
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