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Ford Mustang Dark Horse: il suo habitat è la pista

Una Mustang da track day chiavi in mano venduta direttamente dalla casa: a volte la vita è generosa.

Testo di Craig Jamieson tradotto e adattato da Paolo Sardi
Pubblicato il: 16 set 2022
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Le Ford Mustang sono famose per tante cose. Innanzi tutto per il fatto di aver inventato il concetto stesso di pony car, giusto per fare un esempio. Quel genere di macchina di cui parla la canzone di Wilson Pickett che a ogni band ha probabilmente suonato almeno una volta, a un certo punto. Bullitt. Quello che è meno noto, invece - a meno che tu non sia americano - è la sua attitudine all'impiego in pista. Questa sembra però essere la priorità numero uno per la nuova Ford Mustang Dark Horse. Diamo uno sguardo ai suoi elementi distintivi: raffreddamento per l'olio della trasmissione, raffreddamento per l'asse posteriore, raffreddamento supplementare per il motore e liquido di raffreddamento specifico... ehm, più rinfrescante: tutti gli indizi parlano insomma di una Mustang fatta apposta per girare tra i cordoli.

Una dichiarazione di guerra

In fondo quando gli ingegneri Mustang parlano di migliorie aerodinamiche e prese NACA per il raffreddamento dei freni abbiamo ben chiari i loro propositi bellicosi. Tuttavia, nel caso voi non foste ancora convinti, vi riportiamo pari pari la dichiarazione ufficiale rilasciata dalla Ford stessa: "la Dark Horse S è progettata per gli appassionati che frequentano i track day nei fine settimana, mentre la Dark Horse R è stata sviluppata per le corse"- Ok, sembra abbastanza inequivocabile.

Sotto la lente

Quindi, cosa fa di una Mustang una vettura da track day (o da corsa)? Ebbene, si può partire da un motore V8 5.0 da oltre 500 CV a) perfetto per una Mustang e b) con una potenza tale da rendere l'auto un passatempo molto interessante. Il V8 Coyote aggiornato guadagna un doppio corpo farfallato, una nuova centralina e bielle uguali a quelle montate dalla pazzesca Shelby GT500. Tutte cose che, se ci pensiamo bene per un attimo, fanno sembrare gli oltre 500 CV più un punto di partenza per questo V8 5.0 che non uno di arrivo. In fondo l'omologazione per l'uso stradale comporta qualche piccolo sacrificio, no? In ogni caso, a scaricare a terra tutta la cavalleria provvedono un cambio manuale Tremec a sei marce, sviluppato apposta per la Dark Horse, e un differenziale autobloccante Torsen. La Ford offre anche un cambio automatico a 10 rapporti ma francamente ci sembra piuttosto fuori tema.

Basta chiedere...

I bracci delle sospensioni Ford Perfprmance e l'assetto attivo MagneRide dovrebbero garantire che la Dark Horse non si comporti come un demonio in rettilineo trasformandosi poi altrove in un timido agnellino, complici anche le pinze freno Brembo a sei pistoncini e le ruote extralarge, quelle anteriori con canale da 9,5 pollici e quelle posteriori addirittura da 10. Calzeranno pneumatici Pirelli PZ4, ma dal momento che gli habitué delle piste hanno spesso le loro gomme del cuore, siamo curiosi di vedere quanto tempo dureranno le Pirelli. Due paroline le merita anche l'Handling Package opzionale - con molle più rigide, barre antirollio maggiorate, ruote più larghe di un pollice gommate Pirelli Trofeo e un Gurney flap posteriore, una presenza assai significativa. In fondo non bisogna dimenticare quale sia la tradizione della Mustang in materia di optional: non li ha inventati lei, ma poco ci manca.

Al livello successivo

La Dark Horse, tuttavia, va ben oltre l'idea comune dei pacchetti di optional, rappresentando una Mustang destinata esclusivamente all'uso in pista fin dall'uscita dalla fabbrica. O, più precisamente, due Mustang. La Dark Horse S è una Mustang completamente spogliata e pronta per la pista, con l'indispensabile kit di sicurezza completo, oltre a un alettone posteriore regolabile, ammortizzatori Multimatic DSSV e persino un limitatore di velocità per la corsia box. Passando alla Dark Horse R, si otterrà la saldatura continua, un serbatoio che dà una maggiore autonomia, ruote Ford Performance e - letteralmente - "una speciale serializzazione che la omologa per le corse". Un giro di parole assai fumoso, ma almeno lo scopo è chiaro.

Un piano articolato

E capiamo anche che cosa abbia in mente Ford. Oltre a essere un'auto da pista dall'aspetto fantastico, la Dark Horse è il trampolino di lancio (anzi, potremmo meglio dire il cavallo di battaglia...) per la grande avanzata nel motorsport che l'Ovale Blu punta a fare nei prossimi anni. Una nuova versione della Mustang per l'Australian Supercars arriverà già l'anno prossimo, seguita poi da nuove Mustang per la NASCAR e per la classe Factory X dell'NHRA, mentre una Mustang GT3 IMSA correrà in maniera semi-ufficiale a Daytona nel 2024. Ford offrirà anche versioni per i clienti della sua Mustang GT3, oltre a una omologata per la categoria GT4. Nel giro di un paio d'anni, dunque, anche da noi la Mustang potrebbe essere celebre per la sua indole pistaiola.

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