Frank Stephenson giudica la nuova Alfa Romeo 33 Stradale: reinterpretazione riuscita, ma non iconica
Lo storico designer Frank Stephenson commenta la nuova Alfa 33 Stradale: forma affascinante, ma alcuni dettagli spezzano l’equilibrio visivo.
L’Alfa Romeo 33 Stradale rappresenta una sfida notevole per ogni designer: ripensare una leggenda senza tradirne l’essenza. Secondo Frank Stephenson, mente creativa dietro capolavori come la McLaren P1, la Maserati MC12 e la MINI del nuovo millennio, il lavoro svolto da Alfa Romeo su questa reinterpretazione è visivamente impressionante, ma non privo di scelte discutibili.
Il frontale rivisitato, con richiami evidenti all’originale, colpisce per equilibrio e contemporaneità. Anche i fari, più morbidi e organici, aggiungono un tocco di modernità. Tuttavia, Stephenson segnala alcuni elementi presenti sulla nuova Alfa Romeo 33 Stradale che rompono l’armonia generale: prese d’aria laterali troppo complesse, cofano anteriore spigoloso e una parte posteriore carica di dettagli.
L’auto, pur mantenendo un profilo affascinante, sembra discostarsi dalla purezza formale che ha reso immortale la 33 Stradale del 1967.
In particolare, la zona posteriore appare troppo alta rispetto all’originale, mentre le proporzioni generali risultano meno distintive. Anche alcuni elementi funzionali, come la posizione della targa o dei catarifrangenti, appaiono generici e poco coerenti con un’auto da oltre 1,7 milioni di sterline.
Nonostante questi aspetti, Stephenson riconosce il valore dell’opera: un’auto emozionante, che spera di vedere su strada e non chiusa in garage. La bellezza, dopotutto, è fatta per essere vissuta.
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