Giulia ErreErre Fuoriserie, la restomod al contrario
Ecco cosa succede nella famiglia Alfa Romeo quando la nipote veste l’abito della nonna
Se per le auto d'epoca che cambiano look e si danno un'ammodernata è stato coniato il termine restomod, come si possono chiamare quelle macchine attuali che rivedono il loro aspetto in chiave rétro? Per i torinesi della ErreErre Fuoriserie non c'è alcun dubbio: la parola giusta è retromod. È proprio così che hanno scelto di etichettare la loro personalissima interpretazione della Giulia Quadrifoglio, disegnata con tocchi old style per rendere omaggio all'originaria Alfa Romeo Giulia del 1962, che in questo periodo compie 60 anni.
Occhioni spalancati
I progettisti ErreErre hanno impiegato 5.000 ore di lavoro per studiare un body kit che permetta di stravolgere il look alla Giulia Quadrifoglio d'oggigiorno, facendola somigliare alla nonna degli anni Sessanta. Tra gli stilemi classici spiccano in particolare la doppia coppia di fari circolari e il cofano bagagliaio con il tipico gradino in mezzo. La nuova carrozzeria è interamente realizzata in carbonio e i suoi pannelli sfruttano i medesimi punti d'attacco di quelli originari, senza dunque stravolgimenti a livello strutturale per il celebre telaio Giorgio e per le sospensioni. Anche il motore V6 2.9 biturbo da 510 CV e gli interni restano quelli di serie, tanto che alla ErreErre Fuoriserie garantiscono che ci si possa tranquillamente rivolgere alla rete di assistenza del Biscione per qualsiasi intervento. Un'altra chicca sono poi i cerchi da 19" fresati dal pieno, che mantengono tuttavia le stesse dimensioni di quelli standard.
Facciamo i conti
Opera d'arte o sacrilegio che la consideriate, la Giulia ErreErre Fuoriserie pare destinata a fare discutere, specie alla luce di un costo non proprio popolare. Per i primi dieci kit estetici è stato infatti definito un prezzo di lancio di 196.207,26 euro, cui vanno ancora aggiunti l'IVA e il costo della Giulia Quadrifoglio. Dall'undicesima unità in poi il costo è destinato a lievitare a 245.000 euro spaccati, sempre escluse IVA e donor car.
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