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Ecco le nuove hypercar elettriche Laffite, sono firmate Giugiaro

Laffite Automobili ha svelato cinque hypercar elettriche, sono state disegnate da GFG Style, azienda fondata da un certo Giorgetto Giugiaro e da suo figlio Fabrizio

Claudio Stellari
Pubblicato il: 04 mag 2023
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Una nuova azienda- Laffite Automobili - mira a colmare il vuoto esistente nel mercato delle hypercar elettriche. Già dal nome si dovrebbe intuire una certa familiarità con questo mondo. Il fondatore, Bruno Laffite, è un pilota professionista e nipote di Jacques Laffite, ex pilota di F1 della Ligier e della Williams, vincitore di sei GP. Anche il team di progettisti fa suonare un campanello d'allarme: la gamma composta da cinque auto (anche se in realtà due sono delle evoluzioni) è stata disegnata in meno di sei mesi da GFG Style, azienda fondata da un certo Giorgetto Giugiaro e da suo figlio Fabrizio, a capo del progetto.

Fabrizio parla del design in questo modo: “Ho creato l’impostazione della architettura e il design per la nuova famiglia di hypercar individuando stilemi in grado di caratterizzare il nuovo marchio Laffite Automobili declinandoli su tutti i 5 modelli. La vera sfida è stata progettare vetture originali dalle caratteristiche completamente diverse e uniche. Il primo obiettivo: il frontale della vettura, la sua espressione attraverso i suoi gruppi ottici caratterizzando l’immagine del brand”.

I dettagli tecnici della nuova gamma di auto elettriche per ora non ci sono verranno divulgati a breve. La Laffite LM1 è una vettura sportiva derivata dalle corse endurance ma omologata per la strada. La Barchetta è caratterizzata dalla linea del tetto fluttuante, con il doppio parabrezza e i cockpit separati. La Barchetta Coupé ne riprende le linee ma è modello a sé stante. La Atrax è invece un SUV estremo (2+1) nato per l’uso in fuoristrada, a cui si affianca la versione stradale, la Atrax Stradale, appunto. 

Arriva una Laffite…

Già, proprio questo era uno degli obiettivi delle nuove Laffite: farsi riconoscere al primo sguardo (e da lontano). E ci sembra proprio che sia stato centrato. Il frontale di tutti i 5 modelli ha in comune alcuni elementi di design: alettoni inferiori, barra orizzontale che integra i gruppi ottici, le uscite d’aria sul cofano sagomato e soprattutto l’impronta luminosa DRL con luci molto sottili. Diverso invece il lato B delle vetture, ma con elementi in comune: come i diffusori e gli alettoni che - come ci fa sapere Laffite - integrano il fanalino tipico delle Formula1. Impossibile farne a meno.

Laffite Atrax: è un SUV, anche se non sembra

Aggressivo basso e con linee tese che farebbero la loro figura anche su una super sportiva: ecco a voi l’Atrax.

Le ruote all-terrain da quasi un metro di diametro si fanno notare, sono circondate da parafanghi modellati con passaruote in carbonio a vista. Le porte si aprono verso l’alto (l’effetto wow è assicurato), con montante A “staccato” che funge da elemento aerodinamico. Stessa cosa per il montante B, anch’esso “staccato” dalla carrozzeria e con funzione aerodinamica. La ruota di scorta è esterna, inserita in una struttura a ragno.

Il posteriore dell’Atrax Stradale, invece non ha la ruota di scorta esterna, in favore alettoni lineari e di un grande bagagliaio. L’abitacolo 2+1 ha uno stile minimal chic, con la plancia sportiva orizzontale e interni in pelle dal colore giallo.

Sotto il parabrezza ci sono 3 display che danno la visione posteriore e laterale della macchina. Gli specchietti retrovisori sono stati sostituiti dalle telecamere.

Laffite Barchetta e Barchetta Coupé, aperta o chiusa?

Due posti separati, due parabrezza l’halo di derivazione Formula 1: il carattere alla Laffite Barchetta non manca. Sarà disponibile nella versione Barchetta, con tetto rimovibile in carbonio, o Coupé.

Per accedere all’interno, i due cockpit si sollevano in maniera indipendente contemporaneamente alle porte, con un movimento spettacolare. Elemento che caratterizza la Barchetta sono le due strutture ad arco che si protendono dal frontale sino ai montanti posteriori.

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Dentro pilota e passeggero hanno a disposizione due plance separate con tanto di display dedicati. Il volante è molto tecnologico: ospita tutti i comandi nel display touch centrale, come sulle vetture da corsa.

Laffite LM1, nata per corse

Estrema in tutto, la LM1 è un’auto da corsa che può essere omologata per l’uso in strada. E il grande alettone attivo (tipo DRS) che spunta dietro non lascia molti dubbi a riguardo…

L'abitacolo è per due, ma con il sedile del pilota che però è un po' più in avanti. Il volante ospita un display touch multifunzione centrale, con tutti i comandi come una vera auto da corsa. Per sapere quello che succede fuori ci sono invece due monitor integrati sulla plancia.