Mansory Pugnator Tricolore: l’interpretazione più estrema della Ferrari Purosangue

Certe passioni sanno spingersi oltre ogni limite. È il caso della Mansory Pugnator Tricolore, un’esplosiva reinterpretazione tedesca della Ferrari Purosangue che promette di far discutere, e parecchio.

Realizzata in soli tre esemplari, questa versione firmata Mansory esaspera ogni tratto estetico e tecnico del già controverso SUV di Maranello. Il risultato? Un veicolo che sembra uscito da un videogioco, dove i limiti del buon gusto sono stati volutamente ignorati.

La carrozzeria è dominata dalla livrea tricolore, un omaggio all’Italia tanto evidente quanto audace, abbinata a un kit aerodinamico che unisce sfoghi d’aria multipli, prese frontali squadrate, archi ruota maggiorati e minigonne scolpite. Ogni elemento sembra provenire da un bodykit diverso, eppure convivono in un unico, chiassoso insieme.

Mansory Pugnator Tricolore, un tuning d'autore

Il posteriore è il punto dove Mansory si è spinta più in là: oltre all’ala biplano già vista sulla prima Pugnator, è comparsa anche una seconda ala “swan neck” in stile racing, affiancata da un nuovo diffusore in carbonio rosso marmorizzato e da uno scarico a quattro uscite dal disegno inedito.

Sorprendentemente, l’abitacolo si mantiene relativamente sobrio rispetto agli standard del preparatore. Il bianco domina gli interni in pelle, donando un contrasto netto con l'esterno esuberante. Sotto il cofano, il V12 aspirato da 6,5 litri riceve una nuova mappatura della centralina, portando la potenza massima a 755 CV e la coppia a 730 Nm.

Un’auto pensata non per piacere, ma per lasciare il segno. E forse anche per seminare qualche appassionato Ferrari con il sangue agli occhi.

Leggi anche: Tecnologia e prestazioni, nasce la nuova Audi e-tron GT quattro