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Maserati GT2 Stradale: è davvero all’altezza delle supercar più estreme?

La nuova Maserati GT2 Stradale promette prestazioni mozzafiato, ma può davvero competere con Ferrari 296 GTB, McLaren 750S e Porsche 911 GT3 RS?

Testo di Jethro Bovingdon tradotto e riadattato da Marco Lasala
Pubblicato il: 16 apr 2025
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Certe esperienze seguono sempre lo stesso copione: volo in Spagna, suddivisione tra strada e pista, e l’incontro con una sportiva radicale da capire e saggiare in ogni sfaccettatura. Solo che questa volta, qualcosa è diverso. Dopo l'efficace prevedibilità della Porsche 911 GT3, ennesima evoluzione di una ricetta perfetta, la Maserati GT2 Stradale arriva con un’aura molto più enigmatica.

È una scommessa, una sfida in piena regola. E il rischio è concreto: tra l’ispirazione geniale e la confusione progettuale, il Marchio del Tridente ha dimostrato negli anni di saper navigare entrambi i poli. La Maserati GT2 Stradale potrebbe oscurare la precisione della GT3 con un’irruzione di teatralità italiana fatta di turbolenza meccanica e istinto da corsa… oppure deludere.

In effetti la GT2 Stradale è affascinante. Non solo perché nasce sulla base della MC20, una delle più sottovalutate supercar degli ultimi anni, ma perché rappresenta la continuità ideale con un’eredità che comprende nomi sacri come Scuderia, Superleggera, STO e Speciale. La sua esistenza è quasi un atto di fede: dovrebbe essere celestiale.

Peccato che la realtà sia un po’ più complessa.

Maserati GT2 Stradale, prezzo da capogiro e concorrenza agguerrita

Con un prezzo base di 273.510 sterline, la GT2 Stradale si posiziona sopra alla McLaren 750S e alla Ferrari 296 GTB. E costa ben 80.000 sterline in più della Porsche 911 GT3 RS. Non proprio un affare. Maserati prevede di produrne 914 esemplari: abbastanza pochi da sembrare esclusivi, ma non così pochi da garantire un valore da collezione a lungo termine.

E poi ci sono i dubbi strutturali: la MC20, nonostante il telaio in carbonio e l’assenza di tecnologia ibrida, ha mostrato un peso reale superiore alle promesse ufficiali. E la sua natura più "gentile" rispetto a McLaren e Ferrari rischia di perdersi in un’interpretazione estrema.

Sotto il cofano c’è il V6 Nettuno biturbo da 3.0 litri, portato a 631 CV a 7.500 giri/min. Il peso a secco scende a 1.365 kg, almeno sulla carta. L’aerodinamica è interamente rivista: splitter, cofano ventilato, archi ruota maggiorati, fondo modificato e un’ala posteriore fissa regolabile in tre posizioni garantiscono fino a 500 kg di deportanza a 280 km/h.

L’abitacolo è ridotto all’essenziale. Niente fronzoli, solo fibra di carbonio a vista, tiranti in tessuto, sedili racing e Alcantara ovunque. La lista tecnica include freni maggiorati, sospensioni ritarate, cambio a doppia frizione a 8 rapporti ancora più rapido.

Con il Performance Pack, da 13.050 sterline, si aggiungono differenziale elettronico, freni carboceramici più grandi, gomme Cup 2R e un sistema di gestione dinamica più raffinato. Il pacchetto Plus, a 1.150 sterline, include roll bar, cinture a sei punti ed estintore. Maserati dichiara uno 0 - 100 km/h in 2,8 secondi e 324 km/h di velocità massima.

Eppure, alla guida su strada, la GT2 Stradale sorprende. L’assetto è composto, le sospensioni assorbono bene e lo sterzo è comunicativo e intuitivo. Anche selezionando la modalità Sport, l’auto mantiene una certa compostezza. Le diverse tarature dello sterzo in GT, Sport e Corsa sono sottili ma ben integrate.

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In curva la Maserati mostra agilità ed equilibrio. L’aderenza con le Cup 2R è notevole, le risposte precise. Il feeling con il pedale del freno resta migliorabile, ma l’auto ha un’invidiabile fluidità che consente di spingere forte senza stress.

Su pista: affilata, ma non quanto promette

Il V6 Nettuno è brutale, con un leggero turbo-lag che amplifica il carattere. Il nuovo scarico è più aggressivo, ma perde la sinfonia meccanica della MC20. E anche il cambio, pur veloce, tende a esagerare con effetti "teatrali" in modalità Corsa, risultando un po’ forzato.

La stabilità in curva è eccellente, il bilanciamento in sovrasterzo progressivo e leggibile. Tuttavia, l’anteriore potrebbe essere più reattivo, e in generale l’auto non raggiunge l’intensità iperattiva che ci si aspetta da un’estetica così corsaiola.

Probabilmente ha influito anche il limitato tempo a disposizione e la presenza costante di istruttori. Ma certe auto, come la 750S o la GT3 RS, rivelano il loro carattere in pochi minuti. La GT2 Stradale, invece, resta in parte indecifrabile.

Il verdetto: un primo passo promettente

La MC20 è un prodotto coerente, capace di coniugare classe e brutalità in modo armonico. La GT2 Stradale, paradossalmente, è meno chiara nella sua missione. Vuole essere GT e racer al tempo stesso, ma non sposa del tutto nessuno dei due approcci.

Non è una delusione, ma nemmeno una rivelazione. Per ora, resta un’ottima supercar. Ma al prezzo richiesto e in un segmento dominato da colossi perfettamente messi a punto, basterà?

Maserati è solo all’inizio del cammino, e forse questa GT2 è solo un primo, timido passo verso qualcosa di memorabile.

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