McLaren ha venduto auto storiche per finanziare l'R&D
Lo sviluppo della Artura plug-in hybrid si è rivelato oneroso e la Casa inglese - che già ha un bilancio malmesso - è corsa ai ripari
Capita anche nelle famiglie comuni di vendere qualche gioiello di casa per fare studiare i figli. Con le debite proporzioni è un po' quanto fatto anche dalla McLaren con la sua Artura, su cui al di là della Manica stanno scommettendo molto. Stando a quanto riportato da Bloomberg, a margine della conferenza in cui è stata presentata l'ultima relazione trimestrale, la Casa ha svelato di aver dovuto reperire una certa somma per finanziare una serie di "technical upgrades" alla sportiva plug-in hybrid.
Dare e avere
Con i conti che fanno sempre più acqua (basti pensare che la perdita nei primi nove mesi del 2021 era già stata di 69 milioni di sterline, saliti a 203 nel 2022), i vertici della McLaren hanno deciso di vendere alcune delle auto titolate della collezione interna al fondo sovrano del Bahrain Mumtalakat Holding. Intendiamoci, quando si parla di Mumtalakat Holding ci si riferisce a quella realtà che già detiene circa il 60% delle azioni della McLaren. In qualità di controllante ha quindi iniettato altra liquidità - si dice un centinaio di milioni di sterline - preferendo però tutelarsi formalizzando la vendita delle auto. Quante vetture siano passate di mano non è dato saperlo, né quali esse siano. L'unica cosa che si sa è che al momento della chiusura del bilancio 2021 la collezione ammontava a 54 pezzi. Va peraltro ricordato che queste vendite non sono una novità e sono già avvenute in passato. Peccato, ad averlo saputo prima..
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