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La BMW Serie 5 Touring è tutta nuova: arriva l’elettrico e c'è pure diesel

Ibrida a gasolio, e più avanti anche plug-in turbobenzina. Ma fra le prime motorizzazioni in arrivo c’è anche la EV da 601 CV.

Top Gear Team
Pubblicato il: 08 feb 2024
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Vista da davanti, la nuova BMW Serie 5 Touring può essere serenamente confusa con la berlina dalla quale deriva, già in vendita da qualche mese. Questa nuova generazione della station wagon tedesca lo sarà, invece, dal prossimo maggio. Le prime motorizzazioni previste hanno potenze comprese fra i 197 e i 601 CV, e vanno a gasolio oppure a elettroni. A questo proposito, ricordiamo l’odierna BMW Serie 5 è basata (indipendentemente dal tipo di carrozzeria) su una piattaforma in grado di accogliere tanto motorizzazioni con base endotermica (benzina e diesel) e diversi gradi di ibridazione, quanto elettriche pure.

Hai detto diesel?

Ebbene sì, a Monaco il diesel non è stato bandito e qui lo ritroviamo nelle forme del 2.0 a quattro cilindri mild hybrid (impianto a 48 V e un piccolo motore elettrico che gli fornisce assistenza) che equipaggia la versione 520d, con base di listino a 71.000 euro. Attraverso un cambio automatico a 8 marce, invia 197 CV e 400 Nm di coppia le ruote posteriori, o anche a quelle anteriori se si opta per la versione a trazione integrale xDrive (da 73.400 euro). Il 2.0 non sarà la sola motorizzazione a gasolio: in un secondo tempo è attesa anche quella a 6 cilindri in linea, che dovrebbe arrivare in contemporanea con le ibride ricaricabili turbobenzina 530e e 550e, rispettivamente con 299 e 489 CV.

Leggi anche: Nuova BMW Serie 5: volta pagina e diventa anche elettrica

La più potente va a corrente

Disponibili al debutto anche due versioni elettriche della BMW Serie 5 Touring. La più potente è la i5M60 xDrive Touring (il listino parte da circa 103.800 euro), a trazione integrale grazie alla presenza di due motori, uno per ciascun asse: in totale erogano 517 CV, ma attivando la funzione Boost si arriva a 601, mentre la coppia è di ben 820 Nm. Questa versione è accreditata di un’autonomia WLTP fra i 445 e i 506 km, e la batteria da 81,2 kW accetta la ricarica in corrente alternata a 11 kW (a richiesta il sistema da 22 kW) e in corrente continua fino a 205 kW (in tal caso basta mezz’ora per portare il livello dal 20% all’80%).

Prezzi da circa 78.000 euro, invece, per la i5 eDrive40 Touring, che ha un solo motore sull’asse posteriore. In questo caso la potenza è di 340 CV e 430 Nm (313 CV e 400 Nm con il Boost inattivo), e l’autonomia WLTP di 483-580 km. Le caratteristiche della batteria e del caricatore di bordo sono le stesse della sorella bimotore.

Sportiva con praticità

Cresciuta in lunghezza sin oltre i 5 metri (506 cm, a esser precisi), la generosa famigliare BMW guadagna anche 2 cm di passo  e 3 cm in larghezza, ma l’altezza che si ferma a 151 cm spiega perché nell'insieme appare così slanciata. Opera in cui l’aiuta pure la linea a cuneo della fiancata, accentuata dalla forma rastremata del terzo finestrino e dal lunotto obliquo: insomma, è un’auto “da carico” capace di appaga l’occhio della clientela più sportiva, tanto più che può montare cerchi fino a 21” per rimpiazzare quelli basic da 18”.

Il bagagliaio è all’altezza delle attese: servito da un portellone elettrico, tiene 570 litri (ampliabili a 1.700 reclinando lo schienale del divano, con frazionamento 40:20:40) e offre un doppiofondo utile per riporre i cavi di ricarica delle versioni EV e delle future plug-in.

Guida autonoma avanzata

Scocca con migliorata resistenza torsionale, sospensioni riviste (le versioni a batteria hanno anche quelle posteriori con livellamento automatico) e volendo di tipo sportivo, e soprattutto una ripartizione delle masse vicina all’ottimale 50:50 fra avantreno e retrotreno, lasciano presagire che la BMW Serie 5 Touring offrirà caratteristiche di handling di alto livello.

E per chi nella guida vuol farsi aiutare dalla tecnologia, gli optional abbondano: si va dal sistema di parcheggio automatico che permette di comandare la manovra dall’esterno della vettura tramite smartphone, sino al “pilota automatico” di livello 3 (al momento, il solo Paese europeo in cui è legale è la Germania, mentre da noi ci si ferma al livello 2), che gestisce autonomamente la marcia del veicolo anche se si molla il volante: occorre soltanto mantenere lo sguardo sulla strada.

Uno schermo curvo

Ha un sapore hi-tech anche l’abitacolo, dove troviamo il largo tunnel che ospita – fra l’altro – il selettore di marcia, e una plancia piuttosto essenziale, nella quale a richiesta si può integrare la Interaction Bar: è una fascia tattile per controllare alcuni parametri, ad esempio della climatizzazione. Ma a rubare la scena a tutto il resto c’è il Curved Display, composto dal monitor del cruscotto (12,3”) e da quello touch da 14,9” dell’impianto infotainment, con Apple Carplay, Android Auto e navigatore connesso con aggiornamenti over-the-air. In pratica, è il pannello di controllo dal quale si hanno sottomano praticamente tutte le funzioni della vettura.

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