Ecco la nuova Aston Martin Valiant, garantisce Fernando Alonso
Alonso voleva una Aston più estrema, come non accontentarlo? Ne verranno realizzati solo 38 esemplari, tutti già prenotati
Fernando ha un talento naturale per la velocità e un’arguzia notevole. La prova è data dai due Campionati Mondiali di Formula Uno vinti, ma anche da questa nuova supercar Aston Martin color bronzo. Si chiama Valiant ed è nata soprattutto perché Alonso voleva qualcosa di più aggressivo e veloce della Valour V12. Ma mentre Alonso è abituato ad andare oltre, rompendo i soliti schemi, con la nuova Valiant Aston non sembra aver fatto altrettanto. Assomiglia alla Valour, e alla Victor che l'ha preceduta. Entrambe non certo particolarmente innovative, almeno dal punto di vista del design.
Il look squadrato è stato praticamente preso a prestito dalla Valour, seppur con alcuni aggiornamenti. Ma l'ispirazione per Valiant arriva da più lontano, dalla Aston RHAM/1 "Muncher": un'auto pensata per Le Mans e basata sul V8 della Vantage fine anni Settanta. Ci sarebbe piaciuto sentire i commenti on-board di Nando se avesse corso con quest’auto, capace di guadagnarsi il soprannome di "Muncher" per il modo in cui consumava pastiglie e dischi freno, letteralmente se li mangiava. Quindi, soprannome spaventoso, aspetto altrettanto spaventoso.
L'intera carrozzeria della Valiant è costruita in fibra di carbonio, con un muso aggressivo e arrabbiato simile a quello di uno squalo, che si staglia su una silhouette bassa, larga e spudoratamente muscolosa. Aston ci dice che "ogni centimetro della Valiant ha una funzione estetica e aerodinamica". Pensiamo che si siano dati da fare soprattutto per la prima delle due cose, aggiungendo un alettone posteriore per risolvere la seconda.
L'ala fissa è stata progettata per lavorare con il nuovo splitter anteriore, nel tentativo di gestire i flussi d’aria e favorire le prestazioni. Crediamo che più facilmente il tutto sia stato disegnato per far sembrare super aggressiva l’auto, sperando poi per il meglio. Lo studio dell’aerodinamica si è concentrato anche su altri particolari, come la superficie piatta sui cerchi in magnesio da 21 pollici, con speciali prese d'aria per raffreddare i bollenti spiriti dei freni carboceramici (quindi, tecnicamente non è più una "Muncher"), oltre a un nuovo diffusore posteriore. Il tocco di classe è dato dal posteriore realizzato con coda tronca realizzato in un unico elemento, con un pannello apribile che da accesso un piccolo spazio in cui riporre il casco e la tuta ignifuga.
Aston Martin Valiant, il motore è un V12 da 745 cavalli
Sotto la pelle in fibra di carbonio della Valiant si nasconde un V12 biturbo da 5,2 litri da 745 cavalli e 753 Nm di coppia, 30 in più rispetto alla Valour ma 100 in meno rispetto alla Victor con il motore One 77, anch’esso un V12 aspirato. La potenza viene inviata alle ruote posteriori tramite un cambio manuale a sei marce: proprio così, un vero manuale. La frenata è affidata a mostruosi dischi carboceramici (410 mm davanti e 360 mm dietro); l’assetto può contare su ammortizzatori Multimatic "ASV" (Adaptive Spool Valve). A quanto pare, è possibile regolare il comportamento del singolo ammortizzatore su "una delle trentadue curve in meno di sei millisecondi". Chiaramente, Alonso ha già provato (e approvato) il setup.
Gli ammortizzatori ASV hanno indotto Aston a ricalibrare le modalità di guida della Valiant, che vanno da Sport, Sport+ fino a Track. Noterete che non si parla di "normale", perché questa vettura non ha nulla di normale. La Valiant è basata sulla piattaforma in lega di alluminio di Aston (quella che usa la Vantage), modificata in modo sostanziale con particolari realizzati appositamente. Come il sottotelaio posteriore stampato in 3D, che consente di risparmiare 3 kg, e la traversa in magnesio al centro, che riduce la massa dell'auto di altri 8,6 kg. Le ruote consentono di risparmiare 14 kg di massa non sospesa. Anche la batteria è specifica: un'unità derivata dal motorsport che da sola fa risparmiare altri 11,5 kg.
Sarà bene che facciate attenzione a quello mangiate a colazione, prima di tentare un time attack in circuito, perché Aston ha utilizzato ogni sorta di trucco per alleggerire anche gli interni: utilizzando fibra di carbonio, sedili Recaro e persino "rivestimenti più leggeri". C'è anche un nuovo volante più sottile e tiranti a vista per il cambio a sei marce. La roll-cage ha punti di ancoraggio per cinture a quattro punti e pannelli delle portiere sono realizzati per ridurre il peso rispetto al modello precedente.
"La Valiant è nata dalla mia passione per la guida al limite", ha dichiarato Alonso, "e credo che abbiamo creato un capolavoro". Verranno realizzati solo 38 esemplari della Valiant e, come prevedibile, sono già stati tutti venduti a un prezzo di circa 2 milioni di sterline l'uno (2,4 milioni di euro al cambio attuale). Ma non dovrebbe essere questo a farvi perdere il sonno: piuttosto preoccupatevi delle vostre qualità di guida, Nando vi tiene d’occhio...
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