Pagani Zonda Kunlun: una nuova one-off ispirata all’Asia

Sembrava che l’ultimo esemplare di Pagani Zonda fosse davvero stato prodotto e invece no.

A distanza di pochi mesi dalla Zonda Arrivederci, Horacio Pagani sorprende ancora una volta il mondo delle hypercar con una nuova creazione esclusiva. Non si tratta di un modello completamente inedito, bensì di un esemplare preesistente completamente reinterpretato e trasformato in pezzo unico.

La base resta sempre quella leggendaria del modello che debuttò al Salone di Ginevra del 1999, ma la trasformazione è profonda.

Secondo Pagani, l’auto è stata "interamente ripensata" prendendo ispirazione dalla maestosità delle montagne Kunlun, catena asiatica nota per la sua imponenza e spiritualità. Il risultato? Un’auto che coniuga arte, tecnica e suggestione visiva.

Il carbonio a vista domina la scena, impreziosito da una tinta blu cielo che ne esalta le superfici scolpite.

L’intera carrozzeria è un’esplosione di dettagli in fibra intrecciata, enfatizzati da elementi come la gigantesca presa d’aria sul tetto e l’alettone posteriore a doppio profilo.

Ogni linea racconta una storia, ogni soluzione aerodinamica trasmette il perfezionismo tipico del marchio modenese.

Pagani Zonda, un cuore V12 firmato Mercedes-AMG

Non sono stati diffusi dettagli tecnici completi, ma la somiglianza con le versioni della serie Zonda 760 è evidente. Sotto il cofano dovrebbe pulsare il celebre V12 aspirato AMG da 7,3 litri, capace di sviluppare 750 CV e 780 Nm di coppia massima. Numeri che, uniti a un peso piuma, confermano la vocazione estrema dell’auto.

Ancora una volta, Pagani dimostra che la creatività può trasformare ogni progetto in un capolavoro irripetibile.

E in fondo, chi vorrebbe davvero che la Zonda smettesse di rinascere?

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