Panda a Pandino: dopo la pandemia, un vero pandemonio
Dopo tre anni è tornato il megaraduno lombardo delle Fiat Panda, cui hanno partecipato 939 auto e persone provenienti da 20 Paesi diversi.
A distanza di tre anni dall'ultimo meeting, il popolo dei pandisti è tornato a radunarsi in provincia di Cremona per la quarta edizione di "Panda a Pandino". La manifestazione, nata quasi per scherzo nel 2017 sui social giocando sull'assonanza tra il nome dell'auto e quello del comune lombardo, è stata quest'anno più affollata e movimenta che mai. Tra il 18 e il 19 giugno sono infatti arrivate a Pandino ben 939 Panda, che hanno dato vita a una colorata kermesse fuori dalle mura del castello visconteo. Una partecipazione così numerosa ha polverizzato il precedente record di 695 macchine che era stato stabilito nel 2019.
L'importante è partecipare
"Panda a Pandino" ha registrato la presenza di Panda di ogni genere e di appassionati provenienti da 20 nazioni diverse. Dalle vecchie Panda 30 raffreddate ad aria della prima generazione alle più recenti Panda Hybrid si è visto un po' di tutto. Tra gli esemplari più curiosi avvistati si possono citare le Panda del Sahara Racing Cup, le tante Panda 4x4 personalizzate e la bizzarra Panda Italia 90, creata in occasione dei Mondiali di calcio di 32 anni fa, con i suoi originali copriruota a forma di pallone.
Ipse dixit
"Ai Pandisti non interessa avere un’auto perfetta, ma hanno il desiderio di vedere celebrati i propri mezzi e se stessi come dei veri supereroi di tutti i giorni. D’altro canto, la Panda è l’auto nata per fare quello che ti pare ed è anche per questo che questo raduno è diventato un vero fenomeno di costume." ha commentato William Jonathan, che gestisce la pagina social dell'evento, che ha quindi aggiunto: "Il fatto che ogni edizione sia sempre più dirompente, è la dimostrazione di quanto anche la Panda, nella sua semplicità, possa essere un importante vettore per ripartire anche, o soprattutto, in momenti così difficili!”.
La Panda che verrà
Se gli organizzatori sono già con la testa all'edizione 2023, a chi osserva il fenomeno del pandismo da fuori viene da chiedersi quale sarà invece il futuro di questo modello. In giro si parla tanto di un'erede elettrica, ispirata alla concept Centoventi. Non serve essere grandi veggenti per pronosticare che un'auto del genere faticherebbe però a conquistare la fascia più popolare (e consistente) della clientela. Sarebbe insomma un vero peccato se la Panda fosse a rischio di estinzione, come l'omonimo animale: costruita con poco dispendio di materie prime e di energia, leggera, compatta e dotata di motori di piccola cubatura è oggi più attuale che mai.
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