Peugeot 309 GTI 16: l’insospettabile sportiva
La Peugeot 309 GTI 16 trovò presto il suo habitat naturale nei rally nazionali, dove divenne una protagonista assoluta. Vinse il Campionato Italiano Nazionale Rally nel 1992 con Angelo Medeghini e l’anno successivo il titolo Juniores con Gabriele Sartori.
Quando la Peugeot 309 debuttò a metà degli anni Ottanta, nessuno immaginava che da una compatta pratica e razionale sarebbe nata una delle hot hatch francesi più sorprendenti del decennio. Studiata per offrire spazio e comfort, la 309 si trasformò rapidamente in qualcosa di molto diverso: un modello capace di combinare versatilità quotidiana e un’indole sportiva sempre più marcata, fino a raggiungere la massima evoluzione con la Peugeot 309 GTI 16.
Fin dall’arrivo della prima GTI, la 309 si dimostrò una vettura dalla personalità unica: più matura e meno estrema della 205, ma dotata dello stesso carattere vivace. L’arrivo della versione tre porte aprì la strada a un’impostazione più grintosa, che sfociò poi nella variante plurivalvole destinata a conquistare appassionati e piloti.
Prestazioni della Peugeot 309 GTI 16 e caratteristiche tecniche
Il restyling del 1989 segnò una vera svolta. La compatta del Leone ricevette un aggiornamento completo: frontale rivisto, gruppi ottici più moderni e interni profondamente rinnovati. Ma il cambiamento decisivo avvenne sotto il cofano, dove trovò posto il quattro cilindri 1.9 bialbero 16 valvole da 160 CV, lo stesso che animava la 405 Mi16. Una dotazione di altissimo livello per una vettura compatta di quel periodo.
La 309 GTI 16 si distingueva per una dotazione quasi completa già in fase di produzione: aria condizionata, tetto apribile, interni sportivi e una cura costruttiva superiore alla media del segmento. Pochi dettagli estetici la differenziavano dalla GTI a 8 valvole, una scelta che ne accentuava il fascino “sleeper”, rendendola oggi ancora più desiderabile dagli appassionati.
Il comportamento dinamico era uno dei punti di forza: più equilibrata della 205 GTI e più agile rispetto alla 405 Mi16, la GTI 16 offriva un mix ideale tra rapidità nei cambi di direzione e stabilità. Un’impostazione che la rese subito un’auto ideale anche per le competizioni.
La Peugeot 309 GTI 16 trovò presto il suo habitat naturale nei rally nazionali, dove divenne una protagonista assoluta. Vinse il Campionato Italiano Nazionale Rally nel 1992 con Angelo Medeghini e l’anno successivo il titolo Juniores con Gabriele Sartori. Anche nei campionati femminili e nelle categorie derivate di produzione, la compatta francese collezionò risultati di rilievo, dimostrando una competitività sorprendente per una vettura rimasta esteticamente sobria e familiare.
Nonostante la sua efficacia, la carriera commerciale fu relativamente breve: la produzione terminò nel 1993, con poco più di 8.600 esemplari di GTI 16 costruiti. Proprio questa rarità, unita alla sua natura equilibrata e alla storia sportiva consistente, sta alimentando un interesse crescente da parte dei collezionisti.
Oggi trovare una Peugeot 309 GTI 16 in condizioni originali sta diventando sempre più difficile, e la leggera risalita delle quotazioni lo dimostra. Una sportiva autentica, versatile, capace di far convivere famiglia e adrenalina, destinata a essere ricordata come una delle interpretazioni più intelligenti e riuscite della filosofia GTI.
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