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Porsche 911 Classic Club Coupe

La Casa di Zuffenhausen svela una one-off realizzata sulla base di una 911 Carrera 996 del 1998. Frutto di un lavoro durato due anni e mezzo, ha un look unico e motore e cambio ereditati da una 996.2 GT3.

Top Gear Team
Pubblicato il: 22 mar 2022
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Il badge sul cruscotto lascia pochi dubbi sulla rarità di questa Porsche 911 Classic Club Coupe. "No. 001/001” vuol dire semplicemente che si tratta di un esemplare unico: fatta così, al mondo c'è soltanto lei. La cosa curiosa è però che per confezionare l'ultima one-off realizzata dalla Casa di Zuffenhausen è stata scelta una vettura vecchiotta e nemmeno tanto ambita. Questa fuoriserie è realizzata infatti partendo dalla 911 Carrera 996, in altre parole la 911 meno amata dai cultori del modello.

Da Cenerentola a Principessa

"La 996 è ingiustamente messa in ombra dalle altre 911" ha dichiarato Alexander Fabig, che in Porsche è a capo della divisione classiche e personalizzazioni. C'è anche il suo zampino in questa Porsche 911 Classic Club Coupe, realizzata per conto del Porsche Club of America (PCA), il club di marca più antico e grande esistente. La storia della macchina è particolare: questo esemplare del 1998 giaceva un po' malconcio e quasi dimenticato in un angolo dell'officina di un dealer della Columbia. Una volta scovato, è stato spedito alla Porsche Classic in Germania, che ha trasformato la Cenerentola delle 911 nella Principessa di queste foto.

Trapianto di cuore

La metamorfosi non è frutto di un colpo di bacchetta magica ma di un duro lavoro durato due anni e mezzo. La 911 Carrera 996 è stata spogliata di tutto e rifatta da cima a fondo partendo da zero. La scocca è stata rinforzata in vista di un trapianto di cuore. Al posto del motore di serie è stato scelto infatti un 3.6 Mezger aspirato ereditato, assieme al relativo cambio manuale, da una 996.2 GT3. Quest'unità raffreddata ad acqua dispone di 386 CV, che permettono alla macchina di scattare da 0 a 100 in 4,3 secondi. Ok, i nuovi modelli fanno meglio, ma per divertirsi ce n'è più che a sufficienza. Dalla stessa donatrice arrivano anche organi quali assetto e freni carboceramici,

Gobbe? Quali gobbe?

A livello estetico gli elementi distintivi della "Project Grey", questo il nome in codice interno della vettura, sono il doppio rigonfiamento sul tetto, introdotto per far spazio ai caschi da usare eventualmente in posta, e lo spoiler duck tail, la coda d'anatra che richiama il lato B delle 2.7 RS dei primi Anni 70. La carrozzeria è in grigio metallizzato, solcata da strisce longitudinali la cui grafica è ripresa anche da motivi lungo le fiancate. Gli altri segni distintivi sono i cerchi Fuchs da 18", un interno con rivestimento pied-de-poule in pelle intrecciata e un infotainment al passo con i tempi, con connettività Apple CarPlay e Android Auto. 

 

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