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Prova ASKA A5: TG ha guidato una vera AUTO VOLANTE

Sarà questo il futuro della mobilità? Vedremo! Noi intanto ci portiamo avanti e studiamo la cosa da vicino...

Top Gear Team
Pubblicato il: 25 dic 2023
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Aspetta un secondo, quella cosa è davvero un'auto?

Sì, è ora di ripensare all'aspetto delle auto, perché questo è uno sguardo al futuro. Come avrai intuito dalle ali pieghevoli, dalle eliche e dal fatto che sembra un incrocio tra un drone e un elicottero con ruote, questa è una vera macchina volante.

Si chiama A5 ed è opera di una start-up conosciuta come ASKA. L'azienda è stata fondata nel 2018 da Guy e Maki Kaplinsky, marito e moglie. Ha sede nella Silicon Valley - dove altro, se no? - e ha l’obiettivo apparentemente semplice di “definire il futuro dei trasporti per i prossimi 100 anni”. Più chiaro di così...

ASKA è chiaramente su una buona strada, perché dopo sei anni di lavoro la A5 sta iniziando a prendere vita. Questo è l'unico prototipo esistente, ma è stato omologato per circolare su alcune strade negli Stati Uniti e ha persino iniziato i test di volo.

Aspetta, sei davvero uscito per le strade pubbliche con quell'affare?

L'abbiamo fatto davvero. TG ha chiesto un passaggio a Guy, perché quando sei circondato da hypercar da milioni di euro, ci vuole qualcosa di veramente speciale per distinguersi. E a noi piace distinguerci.

La A5 è attualmente limitata a 35 miglia all'ora (circa 56 km/h) e non può circolare sulle autostrade negli Stati Uniti. Tuttavia siamo sicuri che se questa cosa si fosse avvicinata a un'autostrada avrebbe causato un grave incidente, tale è l'attenzione che attira. E sì, porta una targa che attualmente la identifica come una motocicletta. Come si potrà facilmente immaginare, la burocrazia non prevede ancora una categoria di "macchine volanti"...

Dammi qualche dato in più...

Da dove iniziare con qualcosa del genere? Che ne dici di iniziare dalle parti più simili a quelle automobilistiche?

La A5 è tecnicamente un veicolo elettrico. Utilizza un'architettura da 800 volt e una batteria raffreddata a liquido da 100 kWh (con una chimica leggermente diversa dalle normali batterie per veicoli elettrici, perché deve alimentare qualcosa che va in cielo) e quando finalmente entrerà in produzione sarà abbinata a un range extender a combustione interna. Un ibrido quindi, ma la cosa potrebbe rivelarsi una benedizione se una fonte di alimentazione si guastasse mentre si è in aria.

Questo prototipo in realtà non è ancora dotato del range extender, ma quando lo adotterà avrà circa 250 miglia di autonomia di volo, ossia 400 km. L’idea è che dovresti guidare al massimo per una quindicina di chilometri per arrivare in un posto dove è sicuro decollare, e poi volare per il resto del viaggio.

Quando sei a terra, viaggi a trazione posteriore con due motori e una stima molto approssimativa di 200 CV. I dati ufficiali sulla potenza sono attualmente tenuti nascosti, ma la A5 definitiva avrà la trazione integrale e punta a fare da 0 a 60 miglia orarie (96 km/h) in “meno di 5,0 secondi”.

C'è anche la frenata rigenerativa, oltre a una tecnologia di intelligenza artificiale molto sofisticata che aiuta l'A5 a volare. Proprio come per i comuni droni, la tecnologia di apprendimento automatico mantiene l'A5 stabile in aria ed è apparentemente necessaria affinché le persone normali possano imparare a pilotare l'aereo.

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Per la cronaca, con le ali estese questa cosa è larga più di 13 metri. Accidenti! Ciò significa che può planare una volta in aria, e le eliche inclinabili significano che può anche decollare utilizzando una pista, se lo spazio è disponibile. Arrivare a 60 miglia orarie e decollare come un comune aereo pare richieda il 30% in meno di energia rispetto a un decollo verticale.

Ma come va su strada?

Bene, il modo più gentile per dirlo è che è un prototipo di qualcosa di incredibilmente futuristico. Non sembra così vicino all’essere pronto per la produzione.

La trasmissione sembra fluida e ben calibrata (i vantaggi della semplice propulsione elettrica) e, sorprendentemente, il raggio di sterzata non è poi così male. Al momento è piuttosto rigido sui dossi, dato che l'assetto delle sospensioni è ancora in fase di messa a punto, e il tutto scricchiola e trema come in una giostra malconcia di in luna park di periferia.

A quanto pare, alla fine utilizzerà anche un sistema steer-by-wire, ma per ora c'è un rinvio dello sterzo nella cabina che corre sotto il sedile del passeggero. Tuttavia, per fortuna, non sembra che nelle curve ci siano grossi problemi. Il baricentro è piuttosto alto, ma le ruote sono montate ben all'esterno della fusoliera per ottenere una certa stabilità.

L' ASKA A5 utilizza un telaio e pannelli della carrozzeria completamente in fibra di carbonio, ma l'assemblaggio e la finitura sono attualmente più da Tesla che da Rolls-Royce, anche perché i pannelli vengono smontati e rimontati spesso. In effetti, a un certo punto della nostra giornata abbiamo dovuto sospendere tutto perché l'auto (sì, la chiamiamo ancora auto) ha avuto un problema con il passaggio dalla modalità di guida a quella di volo.

Aspetta, hai davvero volato con questa cosa?

Santo cielo, no.

Ma può volare quando gli occupanti non sono dei fifoni?

Può, ma niente frecciatine. ASKA è attualmente autorizzata dalla Federal Aviation Administration solo a effettuare voli di prova senza pilota. Questa attività implica solo la permanenza in volo a una piccola distanza da terra, con l'auto assicurata al suolo, in modo che non possa decollare immediatamente nel futuro. Siamo abbastanza certi che lo farebbe, se ne avesse la possibilità: è qualcosa di troppo futuristico per questo mondo, ora come ora.

In ogni caso, Guy è soddisfatto dei progressi che ASKA sta facendo e ribadisce che verranno compiuti presto piccoli passi verso la produzione, con la priorità principale dei test di sicurezza. Ciò significa che finora nessuno ha volato con un A5.

Un domani, però, la trasformazione da automobile ad aereo richiederà circa 30 secondi, premendo un pulsante. Per ora il sistema che blocca automaticamente le ali in modalità “guida” non è attivo, quindi saranno necessarie alcune chiavi e qualche minuto in più, quando visiteremo l’aeroporto regionale di Monterey per dare un’occhiata all’apertura alare.

Com’è la cabina di pilotaggio/cabina?

Ottima domanda, e ancora una volta è la funzione rispetto alla forma che prevale nella fase del prototipo. La A5 finita sarà una quattro posti, ma durante i test il sedile posteriore è stato riempito di batterie. Per accedere ai sedili anteriori ci sono porte molto leggere con un'apertura molto piccola, anche se una volta a bordo c'è una discreta quantità di spazio nell'abitacolo. Al momento gli arredi sono semplici, con informazioni chiare e tre schermate principali per tutte le informazioni di guida/volo. E avere un indicatore di altitudine in macchina è davvero interessante.

Ti farà piacere sapere che c'è una telecamera per la retromarcia e che la vista in avanti lascia perplessi, dato che non c'è il cofano e sei seduto molto davanti alle ruote anteriori. È molto simile a essere su un elicottero su una strada secondaria... se è qualcosa che puoi immaginare.

Quindi è davvero questo il futuro?

Bene, abbiamo parlato parecchio della versione di produzione della A5 e ci è stato detto che i piani sono di consegnare le prime auto nel 2026. In realtà non è molto lontano, a pensarci bene. Resta da capire se a quel punto saranno in vigore regolamenti per ottenere la licenza per volare, ma questa è un'altra questione.

Ci è stato anche detto che l’auto di serie sarà circa il 30% più piccola di questo prototipo di grandi dimensioni.

Ma le persone compreranno davvero macchine volanti?

ASKA pensa di sì. In effetti, finora ha raccolto circa 100 preordini e ogni persona ha investito 5.000 dollari (circa 4.500 euro al cambio attuale) per prenotare il proprio veicolo. Una volta che la A5 entrerà in produzione, la versione iniziale in “edizione limitata” costerà 789.000 dollari (715.000 euro). Ne vale la pena per evitare il traffico?

Guy in realtà ritiene che la maggior parte degli A5 saranno utilizzati da società di rsharing e noleggiati da privati. Ha anche l'idea di trasformare le tradizionali stazioni di servizio in piste di decollo e atterraggio.

“Prevediamo che nei prossimi 20 anni non utilizzerete un’auto per percorrere più di 10 miglia”, afferma Guy. "Saltarai su un'auto volante perché non avrà senso guidare."

Vediamo, è meglio iniziare a cercare un nuovo nome per questo sito web. "Top Gun" ha un bel suono: chissà se qualcuno lo ha già usato prima?

Tra l'altro già lo scorso anno di quest'epoca avevamo parlato di auto volanti...