
Quattro iconiche restomod alla conquista dell’Italia: Integrale, P1800, Evo37 e GT Electric
Abbiamo testato su strada quattro meravigliose restomod: Lancia Delta Futurista, Kimera Evo37, Volvo P1800 Cyan e Totem GT. Quale sarà la migliore?
Il fenomeno delle restomod è esploso negli ultimi anni. Abbiamo riunito quattro meraviglie sulle strade d'Italia per scoprire quanto sia davvero complesso il loro sviluppo.
Il futuro non è poi così entusiasmante come ci si aspettava. Come spiegare altrimenti il boom delle restomod, auto d’epoca rivisitate con tecnologie moderne? Quattro capolavori, tre icone italiane e una svedese, si incontrano in alta quota, ai margini di una diga, pronte a trasmettere emozioni analogiche pure.
L’aria rarefatta non le aiuta, ma anche noi siamo messi alla prova. Desideri uno sterzo diretto? Eccolo. Due Lancia, un’Alfa Romeo e una Volvo. Nessun sistema di assistenza alla guida, tanta meccanica pura e sensazioni d’altri tempi. Sono automobili come probabilmente le avrebbe immaginate un Dio appassionato di motori.
Lancia Delta Futurista: la Integrale secondo Amos

Automobili Amos ha riportato in vita la Lancia Delta con una visione che ha rivoluzionato il concetto di restomod. Eugenio Amos, pilota e collezionista di gusto raffinato, ha collaborato con la carrozzeria milanese BorromeoDeSilva per realizzare un capolavoro ispirato alla leggendaria Integrale.
Più di 1.000 componenti sono stati sostituiti, la carrozzeria in alluminio è battuta a mano e parti in carbonio alleggeriscono ulteriormente la vettura, portando il peso a 1.250 kg, 90 in meno rispetto all’originale.
L’auto che ho tra le mani non è una delle 20 Delta Futurista consegnate ai clienti, ma il prototipo di sviluppo che ha già macinato chilometri.
Destinazione? Un incontro ravvicinato con la Volvo P1800 Cyan Racing GT, la Totem GT e la Kimera Evo37. Sembra di aver varcato la soglia di una realtà parallela, un salto temporale tra passato e futuro.
Non è esattamente l’auto ideale per coprire 240 km di autostrada dopo poche ore di sonno. La Delta nasce nel 1979 e, per quanto Amos l’abbia trasformata, la posizione di guida e l’ergonomia restano ancorate agli anni ’80. Questo esemplare, poi, ha visto giorni migliori. Eppure, basta qualche chilometro per entrare in sintonia con lei, un feeling difficile da trovare nelle auto moderne.
Sterzo e frizione fanno a gara per chi è più pesante, il motore è irregolare al minimo e il turbo lag è impressionante.
Amos parla di oltre 300 CV, ma l’effettiva potenza dipende dall’umore della Delta al momento dell’accensione. Eppure, il fascino è irresistibile.
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Gran Paradiso: il teatro perfetto per quattro capolavori
Giunti al Gran Paradiso (Parco Nazionale), nel cuore della Valle d’Aosta, il paesaggio è da togliere il fiato. Qui venne girata la scena finale di The Italian Job e la SS460 serpeggia tra le montagne, sempre più spettacolare a ogni tornante. La compattezza delle nostre quattro protagoniste è un vantaggio non da poco.
Passare da una all’altra rivela subito le loro anime differenti.
Dopo l’artigianalità Alcantara della Delta, la Volvo P1800 Cyan Racing incarna il minimalismo scandinavo.

Cyan ha trasformato la P1800 con una struttura in acciaio ad alta resistenza e carrozzeria in carbonio, mantenendo solo pochi elementi della vettura originale. Il quattro cilindri turbo da 350 - 414 CV, accoppiato a un cambio manuale Holinger, spinge appena 990 kg. Il risultato? Un’auto precisa, leggera e incredibilmente raffinata.
Kimera Evo37: un tributo senza compromessi

Salire sulla Kimera Evo37 non è semplice, ma una volta dentro si respira atmosfera da rally. La base è quella della Lancia Beta Montecarlo, rinforzata da una struttura tubolare e sospensioni a doppi bracci con ammortizzatori Ohlins. Il motore 2.1 turbo e compressore, ispirato alla Lancia Delta S4, eroga fino a 550 CV per 1.000 kg.
Ogni dettaglio trasuda passione: il team Kimera ha coinvolto Miki Biasion per lo sviluppo del telaio e Sergio Limone, storico ingegnere del Gruppo Fiat. Il risultato è un bolide da 700.000 Euro che sembra uscito da un sogno per gli appassionati di rally.
Totem GT Electric e V6: due anime per una nuova Alfa

Totem Automobili ha creato due versioni della sua GT: una con un V6 biturbo da 592 CV e un’altra elettrica con 582 CV e una batteria da 81 kWh. L’estetica è una rivisitazione perfetta della storica Alfa Romeo, con linee pulite e proporzioni enfatizzate dal largo uso di carbonio.
Il problema? Possiamo guidare solo la versione elettrica, che si dimostra potente ma ancora acerba nell’assetto. La versione a benzina sembra più coinvolgente, ma il proprietario non ci permette di provarla. Peccato, perché il cambio Ferrari e il V6 avrebbero dato un sapore ancora più speciale al test.
La migliore restomod? La Kimera Evo37
Dopo giorni di prove, la Evo37 si impone come la regina di questo confronto. Non solo per le prestazioni, ma per il suo rispetto filologico dell’originale, portato all’estremo con tecnologie moderne. Non è solo un restomod, ma un’evoluzione di ciò che la Lancia 037 avrebbe potuto diventare.
Il fenomeno delle restomod continua a evolversi, e aziende come Kimera, Automobili Amos, Cyan Racing e Totem stanno ridefinendo il concetto di auto classica.
Ognuna di queste quattro vetture rappresenta un’interpretazione unica del passato, capace di emozionare anche oggi.