Renntech S76R, la signora va di fretta

I numeri estrapolati dal loro contesto sono generalmente privi di significato. Facciamo un esempio: cosa significa 615 di per sé? 600 è meglio, peggio o privo di ogni correlazione? E che dire di 76, 12 o addirittura 7,6? È solo quando si aggiunge l'ultimo pezzo del puzzle che la questione inizia a farsi chiara. E, nel caso della S76R di Renntech, le sopracciglia schizzano di riflesso all'insù. Entrando nel merito della questione, puntiamo l'attenzione sulla Renntech S76R, un'auto che dà l'idea di ciò che potrebbe essere una moderna W140 Mercedes 600 SEL limousine. Il che significa che sfoggia un motore V12 aspirato da 7,6 litri, (ecco che le sopracciglia iniziano a muoversi...), con la bellezza di oltre 615 CV e 950 Nm di coppia.

Oltre i cavalli c'è di più

L'idea di elaborare il motore Mercedes 6.0  a 48 valvole ci pare grandiosa, specialmente se il lavoro è coronato da un incremento della potenza nell'ordine del 50%. Abbiamo davvero un debole per questo genere di cose. In fondo Renntech è proprio questo. A ben vedere sono tre decenni che è nel settore e non si limita solo ad aggiungere potenza. Accorgersene non è facile, perché gli interventi puntano sull'understatement, soprattutto se giudicati secondo i classici parametri del cosiddetto aftermarket tuning. Come dice il CEO di Renntech, Hartmut Feyhl: "Per noi, una cosa non è cool solo perché abbiamo aggiunto, modificato o stravolto qualcosa: tutto deve sempre avere una funzione precisa.".

Tutto ha un senso

Prendete le ruote da 19 pollici della S76R. Sono essenzialmente lì per creare spazio per installare enormi freni corboceramici. Per capitalizzare meglio il fatto che questi ultimi riducano le masse non sospese, i cerchi sono in alluminio forgiato e quindi ultraleggeri. Neanche a dirlo, sono anche più larghi, una cosa buona e giusta quando ci sono 950 Nm pronti  a vaporizzare normali pneumatici posteriori. Troverete questo approccio praticamente ovunque sulla S76R. L'assetto ribassato non è lì solo per permettere di mimetizzarsi tra le auto in stile Yakuza. È stato scelto semplicemente per migliorare la guidabilità, la reattività e ridurre il rollio. Lo scarico completo in acciaio inossidabile ha un vocione roco da orco, ma è lì perché aiuta a migliorare il rendimento del motore M120 V12.

Una nobile stirpe

Già, il motore. Quando ci si trova davanti a un incremento della potenza nell'ordine del 50% è normale che l'elenco delle modifiche sia lungo come la lista della spesa per il pranzo di Natale. Per farla breve, c'è una sfilza di 'leggero', 'titanio', 'personalizzato' e 'ad alte prestazioni'. il tutto per sfruttare al meglio (e compensare lo stress extra da) l'aumento di alesaggio e corsa. Nel caso siate curiosi, il M120 V12 che si trova sotto il cofano della W140 S-Class in realtà ha costituito la base dell'AMG M297 V12, che ha che spinto anche la CLK GTR stradale, l'introvabile SL73 AMG e, infine, la Pagani Zonda. Volete sapere dove il V12 della S76R si inserisce nell'ordine gerarchico? Ebbene, si posiziona sopra la SL73 e morde le caviglie della CLK GTR. E la Pagani? Beh, la Zonda F Clubsport ha sicuramente più potenza, ma l'unità Renntech ottiene una vittoria morale, vantando più coppia. Il che, tutto sommato, è in linea con lo spirito della S76R e della 600SEL che rivisita. Come dice Fehyl a proposito dell'ultima (e forse migliore) creazione della sua azienda: "Il fascino di un grande V12 sta nella sua naturale esuberanza. Puoi misurare le sue prestazioni con i numeri, ma questi non spiegheranno mai il contesto. E nemmeno come ci si sente al volante.".