Smart #6: la nuova berlina plug-in hybrid da oltre 400 cavalli

Smart non è più soltanto il marchio delle microcar urbane che hanno segnato un’epoca. Oggi il brand ha intrapreso una trasformazione profonda, fatta di modelli più grandi, tecnologie avanzate e un posizionamento che guarda apertamente ai segmenti premium. La Smart #6 rappresenta forse il punto più audace di questa evoluzione: una berlina plug-in hybrid progettata per sfidare riferimenti consolidati del mercato, almeno sul fronte cinese.

Si tratta di una prima assoluta per il costruttore: mai prima d’ora Smart aveva messo in listino una berlina. E non una qualunque. Con una lunghezza di circa 4,9 metri, una larghezza di 1,9 metri e un’altezza di 1,5 metri, la Smart #6 si colloca in un territorio occupato da nomi pesanti come BMW Serie 3 e Mercedes Classe C, superandoli persino per dimensioni. Un cambio di passo netto, che racconta bene le ambizioni del marchio.

Dal punto di vista stilistico, la Smart #6 adotta un linguaggio moderno e tecnologico. Spiccano le firme luminose a tutta larghezza sia all’anteriore sia al posteriore, un profilo filante e uno spoiler posteriore attivo che suggerisce una particolare attenzione all’aerodinamica. Sul tetto compare anche un sensore LiDAR, elemento sempre più centrale nei sistemi avanzati di assistenza alla guida e nella futura evoluzione verso la guida autonoma.

Smart #6 plug-in hybrid: tecnologia, prestazioni e autonomia

Il cuore tecnico della berlina è il nuovo sistema Electric Hybrid Drive (EHD) sviluppato da Smart. La configurazione abbina un motore benzina quattro cilindri 1.5 litri a un’unità elettrica, alimentata da una batteria da 41,46 kWh, il tutto gestito da una trasmissione DHT a tre rapporti. Una soluzione pensata per massimizzare efficienza e prestazioni in ogni condizione di utilizzo.

La potenza complessiva raggiunge i 429 CV, un valore che colloca la Smart #6 tra le ibride plug-in più performanti del segmento. Secondo i dati dichiarati, l’autonomia in modalità elettrica arriva fino a 177 miglia, mentre quella combinata supera le 1.100 miglia, numeri calcolati secondo il ciclo cinese CLTC, notoriamente più ottimistico rispetto allo standard WLTP europeo. Anche il consumo medio dichiarato, pari a 72,4 mpg, andrebbe quindi ridimensionato in un contesto europeo, pur restando indicativo dell’efficienza del sistema.

Gli interni non sono ancora stati svelati, ma l’esperienza recente con i SUV del marchio lascia intuire un abitacolo dominato dalla tecnologia, con ampie superfici digitali e un’impostazione fortemente orientata alla connettività e all’infotainment avanzato. Un approccio coerente con l’idea di competere nel segmento premium.

Per ora, la Smart #6 è destinata esclusivamente al mercato cinese e non sono previsti sbarchi ufficiali in Europa. Una scelta che riflette le strategie globali del marchio, oggi focalizzato sull’elettrico puro nel Vecchio Continente. Ma l’arrivo di una berlina così ambiziosa dimostra che Smart è pronta a giocare partite molto più grandi rispetto al passato.

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