I grandi fallimenti - Honda CR-Z
Celebriamo le auto meno amate dal 2000 in poi. Tra loro non può mancare la Honda CR-Z
Non tutte le ciambelle riescono col buco, nemmeno quelle fatte dai migliori pasticcieri. Capita insomma anche a più grandi di fare fiasco. È esattamente quello che è successo alla Honda con la coupé CR-Z. A dispetto delle idee brillanti che hanno guidato il progetto e delle caratteristiche tecniche promettenti, questa coupé non è uscita particolarmente bene alla Casa di Tokyo. E le vendite non sono mai decollate perché il mercato, si sa, certe volte può essere un giudice severo ma giusto.
Un piano ambizioso
Presentata in pompa magna dalla Honda come una coupé ibrida dal temperamento vivace, ma con consumi politicamente corretti, la piccola CR-Z avrebbe dovuto coniugare prestazioni sportive ed economie d’esercizio ambientalmente sostenibili. Il tutto con una linea che ammiccava a un'icona del recente passato, rievocando i fasti della CR-X. Tutto bene, dunque? Nemmeno per sogno, perché per fare di lei una concorrente credibile della Mini Cooper e della Lotus Elise, alla ricetta CR-Z quelli della Honda avrebbero dovuto aggiungere un bel po' di pepe. Che parlando di automobili significa la giusta dose di sportività, di fattore emozionale. Nel pentolone, a Tokyo, deve essere caduta invece per sbaglio un bel po' di camomilla.
Un'occasione persa
A dispetto della seduta bassa, delle due sole porte, di un cambio manuale a 6 marce e dell’eccellente ripresa – merito della coppia del motore elettrico - alla fine, era l’indole ibrida della CR-Z ad avere la meglio sul resto del pacchetto, mortificando lo spirito coupé voluto da Honda. Spremendo a dovere il motore termico e quello elettrico, la potenza massima in modalità Sport era solamente di 121 CV, prodotti peraltro a fronte di uno sforzo all'apparenza titanico. Gira e rigira, alla fine prevaleva sempre l’animo ambientalista che stroncava qualsivoglia velleità sportiva. Con buona pace di chi, acquistando la CR-Z, si illudeva di aver comprato un degna erede delle varie Integra, Civic VTi e Type-R. Ok, l'ibridina era economica, ma per niente divertente. Peccato.
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