I grandi fallimenti - Lotus Europa S
Celebriamo le auto che hanno fatto un buco nell'acqua negli anni Duemila. Nel gruppo c'è anche questa sportiva inglese.
Il quadro in Lotus era chiarissimo. L'Elise, leggera come una piuma ed essenziale, era notoriamente eccezionale per sfrecciare lungo una strada secondaria, ma terribile per attraversare un continente. E allora perché non trasformare l'Elise in una sorta di gran turismo?
Una cosa contro natura
A quanto pare, con il senno di poi, c'erano molte buone ragioni per non farlo. Cercare di trasformare in GT un'Elise si è rivelato un po' come... provare a trasformare un whippet, ovvero quella specie di levriero britannico, in uno stallone arabo. Non si può fare, almeno non senza violare diverse importanti leggi dell’etica e della natura. Non che Lotus non ci abbia provato, abbandonando il motore Toyota aspirato dell'Elise in favore di un'unità turbo di origine Vauxhall-Opel, facendo maggior uso di pelle per gli interni, alzando la linea del tetto e migliorando i livelli di NVH rispetto all'Elise, che quanto a silenziosità, vibrazioni e ruvidezza non è mai stata il massimo.
Fiasco totale
Come è andata.a finire? Lotus non ottenne uno stallone arabo, ma qualcosa che evidentemente era ancora un whippet, che indossava una criniera e una coda finte e folte, una piccola sella, un paio di ferri di cavallo inadeguati e aveva un'espressione confusa. E l'ulteriore problema era che la criniera, la coda e i ferri di cavallo finti non solo non riuscivano a trasformare il whippet in uno stallone arabo, ma lo rendevano anche peggiore nel fare tutte le sue cose originali da whippet. L’Europa non era una GT, non era un’auto sportiva e nessuno ne voleva una.
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