Il Volkswagen Bulli T1 Half-Track Fox torna a scalare
Ecco il pulmino VW che - forse senza saperlo - avete sempre sognato di possedere. È una vera rarità ed è stato appena restaurato.
Sessant'anni e non sentirli. Dopo un meticoloso lavoro di ripristino ad opera del reparto Oldtimer della Volkswagen Nutzfahrzeuge (ovvero Veicoli Commerciali, per chi non mastica il tedesco), ecco tornare agli antichi splendori il Volkswagen Bulli T1 Half-Track Fox. Se non ne avete mai sentito parlare, non sentitevi in colpa: in fondo ne sono stati realizzati soltanto due e hanno vissuto sempre lontano dai riflettori. La storia di questo modello è però curiosa e merita di essere raccontata.
Fai-da-te
Il Bulli T1 Half-Track Fox è stato concepito da Kurt Kretzner, un meccanico Volkswagen austriaco che cercava qualcosa facile da guidare e che gli garantisse la giusta mobilità tra le sue montagne. Insoddisfatto di quel che offriva il mercato, decise di far da solo quel che gli serviva. In Volkswagen raccontano che gli ci siano voluti quattro anni di lavoro tra progettazione e costruzione. L'impresa è stata a dir poco complicata, calcolando che il buon Kurt partiva da un normalissimo T1 stradale e che ha messo insieme una coppia di assi anteriori sterzanti con ruote da 14 pollici e un'altra coppia di assi motrici posteriori. Qui sono montate ruote più piccole, per essere abbinate a cerchi artigianali, ottenuti accoppiando elementi di alluminio e di gomma.
Senza fretta
Ciascuna ruota ha i sui bravi freni e per garantire migliore trazione c'è un differenziale autobloccante. La potenza è invece piuttosto limitata. A spingere il T1 Half-Track Fox è un motore 1.2 da soli 34 CV, che permette al mezzo di raggiungere una velocità massima di soli 35 km/h. Pochini, va bene, ma questo Bulli si fa perdonare in manovra, girando quasi su se stesso, e nel fuoristrada, affrontando con disinvoltura neve, sabbia, fango, sassi smossi e guadi.
L'highlander
Quello che si vede in queste foto è l'unico esemplare ancora esistente di Bulli T1 Half-Track Fox. È rimasto nascosto dal 1962 al 1985, quando è riapparso come per incanto a Vienna. Dopo vari passaggi di mano e tentativi di restauro falliti, è stato acquistato da mamma Volkswagen nel 2018, che lo ha affidato alle amorevoli cure di un gruppo di specialisti. Sono stati bravi, che ne dite?
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