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Hai via 50 milioni? Fatti una Mercedes W196 R guidata da Fangio e Moss!

È una delle quattro mai costruite e ha aiutato Fangio a conquistare il suo secondo titolo di Formula 1 nel 1955.

Top Gear Team
Pubblicato il: 26 nov 2024
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Con una cinquantina di milioni di euro potresti comprare un'isola caraibica, uno yacht enorme e una scorta a vita di Happy Meals. Oppure, potresti scambiare la bella vita con questa: una delle quattro Mercedes-Benz W196 R mai costruite, con carrozzeria a parafanghi chiusi ‘Stromlinienwagen’. Scelta difficile, ma noi facciamo il tifo per l’auto.

Una castigamatti

Dopo questa lezione di storia, probabilmente vorrai sapere perché era così dominante in pista. Spinta da un motore 2.5 litri a otto cilindri in linea ‘M196’ - essenzialmente due blocchi di quattro cilindri uniti insieme - e dotata di componenti da corsa come la lubrificazione a carter secco e l’iniezione di carburante ad alta pressione, la W196 raggiungeva circa i 300 CV.

Ma ciò che colpisce di più è che poteva sfiorare i 300 km/h… nel 1955. Pazzesco, dev’essere stato spaventoso, anche se aveva un differenziale autobloccante, sospensioni a doppio braccio oscillante e enormi freni a tamburo per cavarsela nelle situazioni difficili.

Oltre alla potenza pura, un altro motivo della sua velocità eccezionale erano la carrozzeria filante e le ruote carenate, che aiutavano la W196 a fendere l’aria meglio di quell’uccello super veloce dei cartoni animati.

Al migliore offerente

La monoposto (con interni rivestiti in un vivace tartan) sarà messa all’asta il giorno 1 febbraio 2025, e non ci sorprenderà affatto se supererà di gran lunga la stima iniziale. Del resto, queste vecchie Frecce d’Argento hanno l’abitudine di farlo.

La W196 fu costruita nel 1954 per segnare il ritorno di Mercedes alle corse dopo una pausa post-bellica, e questa stessa vettura vinse al debutto nel Gran Premio di Buenos Aires del 1955. Il pilota? Un certo argentino poco conosciuto chiamato Juan Manuel Fangio. Il suo compagno di squadra? Nientemeno che Sir Stirling Moss, che stabilì il giro più veloce al GP di Monza quello stesso anno con questa stessa auto.

Questa vettura permise infine a Fangio di conquistare il suo secondo campionato piloti nel 1955 dopo un’attesa di quattro anni, mentre Moss si classificò secondo. In totale, questo telaio contribuì a 11 vittorie su 14 partenze nel programma W196, consolidando il suo status di vera leggenda.

Quindi sì, questa è... un’auto importante. Così importante che Mercedes le organizzò persino una festa di pensionamento, prima che venisse donata al Museo del Circuito di Indianapolis, dove è rimasta da allora.

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