Milivié 1, il Maggiolone restomod di chi non bada a spese
Oltre mezzo milione di euro: è questa la cifra che chiede un artigiano di Lipsia per dare una nuova vita a una vecchia VW Beetle. Ne varrà davvero la pena?
Si fa presto a dire restomod. In certe situazioni infatti il restauro è abbastanza fedele e ci si lascia andare giusto a qualche piccola licenza poetica. Altre volte, invece, entrano in gioco modifiche radicali rispetto alla vettura di origine e questo è sicuramente il caso della Milivié 1. Per aver un'idea di quanto sia grande e impegnativo il lavoro dell'atelier capitanato da Jonathan Engler in quel di Lipsia basta un dato. Una Volkswagen Maggiolino 1303 berlina, per quanto bella possa essere, non vale più di 15.000 euro, mentre dopo la cura Milivié il suo prezzo sale a 570.000 euro. Andiamo a scoprire come ciò sia possibile.
Tabula rasa
Del Maggiolino 1303 la Milivié 1 conserva in pratica soltanto la struttura. Una volta messa a nudo, la scocca viene completata con sospensioni a quadrilateri su tutte e quattro le ruote. Le molle sono realizzate su misura e abbinate ad ammortizzatori regolabili. L'impianto frenante conta su quattro dischi da 343 mm , lavorati da pinze anteriori a sei pistoncini e posteriori a quattro. Per osservarli basta guardare attraverso le razze dei cerchi da 19 pollici, realizzati in lega d'alluminio.
A muso lungo
Anche la carrozzeria della Milivié 1 ha poco da spartire con quella del Maggiolino degli anni Settanta. La modifica più evidente è l'avanzamento del cofano anteriore di 8 cm. Questa soluzione, abbinata all'adozione di un parabrezza più inclinato, regala sportività all'insieme. A incattivire la linea provvedono anche i parafanghi, ridisegnati da un foglio bianco e molto più larghi di quelli prodotti da mamma Volkswagen. I fari sono realizzati con LED che disegnano un cerchio, mentre in coda si è scelta per le luci una forma a ferro di cavallo. Ogni più piccolo dettaglio è definito con cura e molti elementi si ispirano alle Porsche più iconiche. Volete divertirvi a cercare le somiglianze? Ecco l'elenco delle vetture che hanno ispirato i designer: Porsche 904, Porsche 935, Porsche 956, Porsche 964, Porsche Type 64, Porsche 718 RSK, Porsche 356 Gmünd Coupe e Porsche RS Spyder. Buona fortuna...
Poltronissime
L'abitacolo della Milivié 1 è essenziale, con la plancia dominata da due display da 12,3 pollici racchiusi sotto un unico pannello. La decisione di puntare in toto su un touch screen rende superflua la presenza di qualsivoglia tasto fisico. La grafica dei display riproduce quella degli strumenti di una volta, mentre tra le concessioni alla modernità si segnalano la ricarica wireless per gli smartphone e le prese USB e USB-C. I posti disponibili sono quattro, con un sedile sportivo con poggiatesta integrato per ciascun passeggero. Ogni cliente gode della massima libertà nella scelta dei rivestimenti.
Un cuore nuovo
Dulcis in fundo, veniamo alla meccanica. La Milivié 1 è dotata di un quattro cilindri boxer a corsa corta da 2,28 litri raffreddato ad aria e con basamento in magnesio e alluminio. Il motore è alimentato da carburatori Weber ed è abbinato a un cambio automatico ZF a quattro marce pensato in origine per la Porsche Carrera 2 e azionabile in modo sequenziale.
Gli esemplari previsti sono 22. Le prime consegne sono in programma per luglio 2023, mentre le ultime prenotazioni saranno evase nel 2025.
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