La Smart Roadster Coupé è lenta e il cambio fa schifo... ma la vogliamo
Nonostante il suo aspetto stravagante e gli interni in stile Fisher Price, questa macchina è ancora desiderabile
Certe cose sono così: o le ami o non riesci davvero a capire come a qualcuno possano piacere. Le cosiddette breadvan sono un esempio, con quelle code da station wagon appoggiate sopra carrozzerie da auto sportiva. Io appartengo al gruppo di chi apprezza il genere e mi riempie di gioia sapere che auto come la BMW Z3 M Coupé, la Reliant Scimitar e la Lotus Europa sono state effettivamente prodotte.
Sportiva? Non esageriamo...
E poi c'è la Smart Roadster Coupé. Per quanto mi sforzi, non riesco a scrollarmi di dosso il desiderio/bisogno di possedere una di queste piccole auto sportive con carrozzeria in plastica. Anche se, con il suo propulsore preso dalla Fortwo nata City-Coupe (un motore turbo a tre cilindri da 698 cc accoppiato a un cambio manuale automatizzato a sei velocità), è un po' eccessivo definire effettivamente la Roadster un'auto sportiva. L'iterazione Coupé poteva essere abbinata solo al più potente motore da 82 CV, ma anche quello consentiva solo un tempo di oltre 10 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h. Anche i cambi di marcia sono così lenti e lenti che potresti preparare un panino burro e marmellata prima che la trasmissione passi dalla seconda alla terza. Ah, e non fatemi iniziare con gli interni, che paiono realizzati in collaborazione con la Fisher Price...
Ha comunque il suo perché
Eppure, la Roadster Coupé è ancora attraente, perché ha dimensioni compatte ed è leggera (con l'ago della bilancia che si ferma appena sopra gli 800 kg) con un buon bilanciamento dato dal motore centrale e un discreto volume di carico, grazie a un ripiano posteriore e a un bagagliaio anteriore. Diamine, anche il nome non è così sciocco come sembra. Anche se questa versione con il bagagliaio grande ha un design tipo breadvan-coupé, è pur sempre una roadster, perché Smart ha mantenuto la scelta tra un tetto targa rimovibile o una capote scorrevole elettrica. Intelligente.
Se piaceva a lui...
Inoltre, Gordon Murray in persona - sì, il padre della strabiliante T.50 - guidava una Roadster come auto di tutti i giorni prima che arrivasse l'Alpine A110, ed è un uomo che sa una o due cose in fatto di automobili.
Una rapida occhiata agli annunci di oggi mostra che la Roadster Coupé può essere acquistata per cifre ancora ragionevoli, mentre le versioni Brabus con 20 CV in più, bei cerchi in lega e scarico con uscita centrale sono un po' più carucce, ma restano comunque un discreto affare.
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