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Top Gear's Top 9: le auto a cuneo più cool della storia

Lasciate perdere il Cybertruck e gustatevi questa carrellata di linee a freccia della vecchia scuola. Tutt'altra classe...

Testo Ollie Kew riadattato da Paolo Sardi
Pubblicato il: 16 feb 2023

01 - Lancia Stratos HF Zero

Immaginate di entrare al Salone dell'Automobile di Torino nel 1970, probabilmente con dei pantaloni orrendi, e di vedere questa astronave che gira intorno allo stand. Si potrebbe pensare che siano atterrati gli alieni. La storia della Lancia Stratos HF Zero è più complicata del semplice concetto di Lancia Stratos creato da Marcello Gandini. La Carrozzeria Bertone era in lotta con la rivale Pininfarina (di cui parleremo più avanti) per creare concept car sempre più stravaganti. La Stratos era un'evoluzione stilistica della precedente Alfa Romeo Carabo ed era un esercizio per vedere quanto fosse possibile costruire un'auto bassa: il tetto era a soli 84 cm dal pavimento. 

Bertone incontrò Lancia e concordò che la Stratos di serie sarebbe stata anch'essa bassa e spigolosa, anche se ovviamente non in modo così estremo. Ma la concept car funzionò, fu effettivamente guidata su strada e fu venduta all'asta nel 2011 per 761.000 euro.


02 - Lamborghini Countach

La Lamborghini Countach è stata pioniera della materia, cari appassionati delle forme a cuneo. Prima dei massicci parafanghi e delle enormi prese d'aria. Prima dei radiatori giganti e dei tremendi paraurti ad assorbimento d'urto del mercato statunitense. Pura, affilata e in realtà piuttosto raffinata. Impossibile vedere fuori e spettacolarmente soffocante all'interno in una giornata calda. Ah, il fascino delle supercar...

03 - Lotus Esprit

Attenzione, classe: prendete una penna e disegnate una supercar. Se la vostra vettura assomiglia a qualcosa di diverso dalla Lotus Esprit originale, otterrete un bel premio. Non c'è da stupirsi che sia rimasta in produzione praticamente identica per dieci anni, fino a quando non è stata ridisegnata in modo appena più arrotondato. Notate come, per avere un taglio davvero a cuneo, i fari a scomparsa siano un must.

04 - Maserati Boomerang

Ancora follia motoristica italiana degli anni Settanta. Ancora il genio di Giorgetto Giugiaro. Inizialmente doveva essere solo un modello statico, perché, beh, bastava guardarlo. Ma la Maserati decise che il feedback era così positivo che l'auto meritava di vivere. Così fu montato un V8 da 4,7 litri che sviluppava 310 CV e la Boomerang fu immatricolata per girare su strada. L'Italia degli anni Settanta sembra un posto divertente, vero?

05 - Ferrari Modulo

Un'altra prova della grandezza dell'Italia degli anni Settanta è rappresentata dalla Ferrari Modulo, una vettura spettacolare e fuori dagli schemi. Sotto la carrozzeria del 22° secolo si nasconde il telaio di una Ferrari 512S Le Mans, trasformata da macchina da corsa in una delle concept car più celebri al mondo. Non è mai stata destinata a correre, ma dopo essere stata acquistata dall'amico di TG e fanatico della Ferrari Jim Glickenhaus nel 2014, la Modulo è stata omologata per la circolazione su strada. Siamo anche saliti a bordo...

06 - Aston Martin Bulldog

Il mondo non è sempre stato ossessionato dal tempo sul giro di una supercar. In tempi passati erano sufficienti la velocità massima e una disposizione dei fari da urlo. Così, nel 1979 Aston Martin presentò questo mostro: la Bulldog. Potenza? 600-700 CV, grazie a un V8 biturbo da 5,3 litri. Velocità massima? 320 km orari, come testato sul circuito di Nardò nel 1979, ma Aston riteneva che fosse possibile raggiungere i 380 km orari della McLaren F1, oltre un decennio prima che quest'ultima esistesse davvero.

Per motivi di soldi (Aston Martin non ne aveva) il progetto fu abbandonato nel 1981 e fu costruita una solo Bulldog. Tuttavia, qualsiasi cosa che abbia anche solo gli specchietti retrovisori a forma di cuneo va bene per noi.

07 - DeLorean DMC-12

Curiosità: le forme a cuneo sono estremamente efficienti quando ci si fa strada a colpi di testa nel continuum spazio-temporale.

08 - BMW Turbo

Prima della M1, c'era questa: La concept Turbo del 1972. Il motore da 80 CV proveniva dalla 2002, ma era montato su questo cuneo favoloso e grintoso, che vantava paraurti riempiti di schiuma per una maggiore protezione antiurto e porte ad ala di gabbiano per facilitare l'accesso. Una supercar pratica, quindi, decenni prima che la i8 fosse sognata. Che sogno, un'epoca in cui tutte le BMW erano belle... la rivedremo mai più?

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09 - Triumph TR7

La leggenda narra che quando fu presentata la Triumph TR7, il famoso maestro Giugiaro si avvicinò all'auto sullo stand del salone, le girò intorno ed esclamò: "Mio Dio! Hanno fatto lo stesso anche sull'altro lato".

La TR7 non rappresenta la migliore interpretazione del cuneo. E nemmeno della sportività secondo al scuola britannica, in realtà.

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